
(ph. Shreya Dev Dube)

CERVIA. È figlia di un presente interconnesso da quella world wide web che le ha permesso di raggiungere il pubblico di cinque continenti, ma anche diviso da confini che lei, cantautrice pakistana, ha dovuto imparare ad attraversare.
Arooj Aftab è in concerto per l’appuntamento che corona la sesta edizione de Il Trebbo in musica, la speciale rassegna di Ravenna Festival a Cervia-Milano Marittima, organizzata in collaborazione con il Comune di Cervia e il contributo della Cooperativa Bagnini. Mercoledì 9 luglio, alle 21.30 all’Arena dello Stadio dei Pini, Arooj Aftab ci invita a immergerci nelle atmosfere notturne del suo quarto e più recente album: Night Reign, un’esplorazione della notte come metafora di introspezione e mistero in cui convivono il misticismo asiatico e le dilatazioni formali del jazz, l’essenza più nobile della canzone del Novecento e le fughe in avanti della sperimentazione contemporanea, erudizione accademica e totale libertà espressiva, testi in urdu e inglese. Con lei in scena Petros Klampanis al contrabbasso, Engin Gunaydin alla batteria e percussioni e Michael Haldeman alla chitarra.
“La notte – confessa Arooj Aftab – è la mia più grande fonte d’ispirazione”, forse perché l’oscurità permette il gioco e la ricerca, il superamento di quello che ci frena nella luce del giorno e la scoperta di nuovi modi di essere. Così Night Reign (Verve, 2024) è un “giardino pubblico profumato”, un luogo di rinnovamento che inebria i sensi con ogni brano, ogni frase, ogni modulazione. Inizia con Aey Nehin, un interrogativo sull’arrivo dell’amore; una lenta, ipnotica canzone urdu. E se Last Night Reprise cattura bagliori lunari, Saaqi ci accompagna nel mondo in fiore di una giovane donna, lasciando che anche il respiro diventi parte della musica. “Penso di essere pronta a cedere alla tua bellezza e lasciarti innamorare di me”, è l’annotazione ripetuta che attraversa Whiskey, tra vulnerabilità e desiderio, mentre la pulsante Raat Ki Rani ci accompagna nel cuore di una città fiocamente illuminata, profumata di gelsomino notturno. Il fil rouge di queste preziose notti è la voce di Aftab, che ammorbidisce un mondo frastagliato, facendosi guida fra ombre, malinconie e desideri.
Musicista e compositrice pakistana, Arooj Aftab si distingue per la capacità di combinare la tradizione musicale del subcontinente indiano con influenze contemporanee come il jazz, il minimalismo e l’elettronica. Nata da genitori pachistani espatriati a Riad, in Arabia Saudita, Aftab si è trasferita a Lahore, città d’origine della sua famiglia, quando aveva dieci anni. Conquistato il pubblico della rete con una cover di Hallelujah di Leonard Cohen divenuta virale, nel 2005 l’allora diciannovenne Aftab è stata ammessa al Berklee College of Music di Boston. Negli Stati Uniti ha cominciato a costruire una carriera internazionale che l’ha portata a diventare la prima artista pakistana a vincere un Grammy nel 2022 per la canzone Mohabbat, parte dell’album Vulture Prince (2021) e il cui titolo significa “amore” in urdu. Il brano è legato anche alla scomparsa del fratello Maher e riprende e riadatta un componimento poetico della tradizione ghazal. Night Reign ha invece ottenuto due nomination ai Grammy come miglior album di jazz alternativo e miglior performance musicale. Oggi Arooj Aftab si esibisce in tutto il mondo, consolidando il suo ruolo di ponte culturale fra le radici pakistane e le influenze globali.
Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org
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