9 Luglio 2025
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RAVENNA. Ravenna Festival chiude il ciclo delle grandi orchestre internazionali con quella che la prestigiosa rivista inglese BBC Music Magazine nel 2022 ha inserito nel ristretto elenco delle venti migliori orchestre del mondo.

Giovedì 10 luglio, alle 21 al Pala De André, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si presenta con il suo nuovo direttore musicale, Daniel Harding, che il prossimo agosto festeggerà 50 anni. Il direttore britannico, che fuori dal podio è anche pilota di linea assecondando una passione innata per il volo, ha scelto un programma tutto dedicato al tardo Ottocento mitteleuropeo: in apertura una rarità di Gustav Mahler, ovvero il movimento sinfonico Blumine tratto dalla prima stesura della sua Sinfonia “Il Titano”; la radiosa Seconda Sinfonia di Brahms e il Preludio e Morte di Isotta tratto dal Tristan und Isolde di Richard Wagner. L’appuntamento è reso possibile dal sostegno di BPER Banca.

Blumine, traducibile con “raccolta di fiori”, è uno degli Andanti più ispirati di Gustav Mahler. Oggi lo si ascolta come brano a sé stante, ma nei piani del compositore boemo doveva rappresentare il secondo movimento della sua Prima Sinfonia, la “Titano”. Scomparso dai radar musicali per quasi ottant’anni, Blumine è riemerso nel 1966, diventando così una gemma autonoma di sfolgorante bellezza. Nel programma proposto da Harding lo si ascolterà accanto ai due poli “antitetici” dell’Ottocento tedesco, Brahms e Wagner. Di quest’ultimo deflagrerà il Preludio e Morte di Isotta, ovvero l’inizio e la fine del Tristano e Isotta fusi in un unico pezzo sinfonico che ben rappresenta la rivoluzione musicale portata da un’opera alla quale si ispirarono filosofi, artisti e cineasti (basti pensare al film Melancholia di Lars von Trier). Colpisce invece per il suo carattere marcatamente cantabile la Seconda Sinfonia di Brahms, frutto dell’estate 1877 trascorsa sul Wörthersee, in Carinzia, dove “le melodie – disse l’autore – sono talmente abbondanti che bisogna fare attenzione a non calpestarle”.

Daniel Harding aveva diciassettenne anni quando diresse Pierrot Lunaire di Schönberg. Vincitore di un Grammy, è Direttore Musicale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dalla stagione 2024-25; dopo diciannove stagioni, si appresta invece a lasciare l’incarico con la Swedish Radio Symphony Orchestra. È stato direttore musicale dell’Orchestre de Paris dal 2016 al 2019, direttore ospite principale della London Symphony Orchestra dal 2007 al 2017 e gli è stato conferito il titolo di direttore onorario a vita della Mahler Chamber Orchestra. Nel 2017 è stato insignito del titolo di “Officier Arts et Lettres” dal Governo francese e nel 2021 ha ricevuto dalla regina Elisabetta II il titolo di Commander of the Order of the British Empire. Oltre alla sua carriera di direttore d’orchestra, Daniel Harding ha la passione per il volo: per questo ha ottenuto la licenza per pilotare aerei di linea con la compagnia Air France.  

L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stata la prima in Italia a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico, promuovendo prime esecuzioni di capolavori del Novecento fra cui Fontane e Pini di Roma di Ottorino Respighi. Dal 1908 a oggi è stata diretta, tra gli altri, da Mahler, Richard Strauss, Stravinskij, Sibelius, Hindemith, Toscanini, Furtwängler, Kleiber, Solti, Karajan, Abbado, Dudamel e Petrenko. L’Orchestra è stata ospite dei maggiori festival internazionali e nel marzo 2024 l’Orchestra e il Coro sono stati ospiti residenti al Festival di Pasqua di Salisburgo. Nello stesso anno Warner Classics ha pubblicato un cofanetto di 27 cd che raccoglie gran parte delle registrazioni del repertorio sacro e sinfonico effettuate negli ultimi diciotto anni dall’Orchestra e dal Coro, diretti da Pappano. Con Daniel Harding inizia un nuovo percorso discografico con l’etichetta Deutsche Grammophon.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

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