Bee Bee Sea
RAVENNA. Passatelli in Bronson giunge alla sua XV edizione, rinnovando la collaborazione con Futura/Rumore.
Il festival propone tre giornate di musica – 12, 13, e 14 dicembre – al Bronson Club di Madonna dell’Albero (Ravenna) consolidando la sua identità di osservatorio privilegiato sulla scena alternativa italiana, offrendo un quadro del presente e delle nuove traiettorie della scena indipendente. Il cartellone presenta 10 band e spazia tra i generi, indie, psych, shoegaze, post-punk, noise, declinati nelle forme ibride che attraversano la musica italiana contemporanea; vanta progetti consolidati in un percorso artistico ormai riconosciuto a livello internazionale, freschi di recenti uscite nell’anno in corso, ma accoglie anche nuove proposte, con uno sguardo su ciò che ribolle nel sottosuolo musicale del Paese.
Nel pomeriggio di sabato, il festival anticipa i concerti con un incontro speciale al Bronson Cafè alle 17.30 dedicato alla lettura e alla musica: Stefano Vizio (Il Post) in conversazione con Francesco Farabegoli presenta La Musica che gira intorno, il nuovo numero di Cose Spiegate Bene, dedicato a come ascoltiamo, viviamo e raccontiamo la musica oggi. Come sempre, le serate saranno accompagnate dal rituale gastronomico al Bronson Café, con un ricco menù e gli immancabili passatelli, per un clima e conviviale fatto di ottima musica da ascoltare e vivere.
Venerdì 12 dicembre – dalle 20.30
Headliner della prima serata del festival il Bronson i Bee Bee Sea, trio mantovano che nel 2025 ha pubblicato il nuovo album “Stanzini Can Be Allright” (Wild Honey Records), un lavoro che espande il garage/punk/psych verso un territorio più ampio, sfaccettato e melodico. Il disco nasce come un tributo alla scena del Midwest americano. Stanzini è un universo parallelo e autodidatta nato per colmare il vuoto di una periferia dove il tempo sembra scorrere più lentamente. Attivi dal 2015 e con tre album alle spalle (compresi Sonic Boomerang e Day Ripper), Bee Bee Sea si addentrano in un mosaico di influenze: dagli echi egg punk alle melodie dei Guided By Voices, dalle ombre dei Sweeping Promises fino alle suggestioni dei Cleaners from Venus. Un diario sonoro fatto di provincia, sogni, nebbia, umorismo e un’irrefrenabile voglia di costruire qualcosa dove sembra non esserci nulla.
Da casa Bronson Recordings, la prima serata vedrà sul palco anche Alex Fernet. Dopo l’esordio nel 2021 con il singolo 1 2 3 Stella, nel 2023 pubblica l’album Luicidanotte. Si fa notare dalla stampa specializzata, e nel 2024 Rolling Stone Italia lo segnala tra i nuovi artisti da tenere d’occhio. Nel settembre 2025 è uscito Modern Night (Bronson Recordings / La Zona d’Ombra), anticipato dai singoli The Nightdrive, Sunlight Vampires e Hey Lady. La sua musica combina synth-pop, modern funk e italo-disco, unendo malinconia e vitalismo, trasformando atmosfere rétro in una proposta contemporanea e libera da confini geografici ed estetici.
Ancor prima, Juni, alias Ilaria Formisano, esplora suoni e immagini attraverso composizioni sperimentali e concettuali. Un alt-pop espressionista, fatto di rituali, incantesimi, scarti emotivi e simboli. Il nome deriva da June, mese di nascita dell’artista e mese in cui il progetto ha preso vita, ma anche da ilariuni, soprannome che l’accompagna dall’adolescenza e che qui diventa identità creativa. Ilaria è stata lead vocalist del tour di Quando tutto diventò blu di Alessandro Baronciani, presta la voce ai jingle e al giornale orario di Rai Radio 2, ha scritto parte della colonna sonora del film Lovely Boy di Francesco Lettieri e partecipato alle riprese.
In apertura, Mantragoola, progetto solista selezionato dai Bronson Trials tramite la call La Zona d’Ombra, che ha dato alla luce Turbolenze Notturne, un concept album di sei brani più intro che affronta il tema del sogno e le sue interpretazioni emotive e psicologiche.
Sabato 13 dicembre – dalle 20.30
I Post Nebbia emergono nel 2020, quando vengono segnalati tra le band più promettenti da Rockit (CBCR) e Rolling Stone (Classe 2020). In quell’anno arriva il secondo album, Canale Paesaggi, che segue le prime sperimentazioni di home recording di Carlo Corbellini con il disco autoprodotto nel 2018, Prima Stagione. Il percorso prosegue nel 2021 con il singolo Veneto d’Estate feat. Nico LaOnda. Nel 2022, arriva Entropia Padrepio. Nel 2024 la band torna con Pista Nera, uscito per Dischi Sotterranei / La Tempesta: il ritratto di un mondo in discesa libera che tenta invano di coprire le proprie macerie sotto la neve artificiale. Scritto da Corbellini e arrangiato collettivamente, l’album assume un suono più scuro, tra elettroniche ruvide, chitarre stridenti, pulsazioni kraut, ascendenze punk/new wave (Talking Heads, Gang of Four), e richiami alla psichedelia heavy (Ty Segall, Thee Oh Sees).
Sul palco, un altro nome attinto dalla scuderia Bronson Recordings: i Leatherette. Dopo anni di tour intensi tra Europa e Regno Unito, la band si ferma e respira. Da questa esigenza nasce il terzo album, Ritmo Lento, che mette al centro la scrittura e la produzione condivisa dei brani, bilanciando frenesia e momenti più riflessivi, esplorando post-punk, jazz e sperimentazioni elettroniche. E’ un disco che sceglie deliberatamente di rallentare, svincolarsi dalle etichette e tornare alla sostanza delle canzoni. Registrato allo Studio Duna di Russi con Andrea Scardovi, Ritmo Lento vive di atmosfere sospese tra veglia e sogno. Il primo singolo, Lovers Drifters Foreigners, passa dall’incubo alla frenesia elettrica fino a un’apertura post-jazz; Hey There esplora un minimalismo fragile e intimo; Cold Hands trasforma un riff casalingo in un drone alieno. La title track Ritmo Lento è un mantra noir che mastica gli anni Cinquanta e li restituisce come una visione ipnotica.
Miglio è Alessia Zappamiglio, cantautrice bresciana classe ‘92, oggi di basa a Bologna. Cantautorato contemporaneo, elettronica e new wave si incontrano in un racconto della precarietà emotiva, delle città ai margini e del desiderio di trasformazione. La sua è una musica che vive tra il club e la piazza: trance individuale e coralità politica. Dopo gli album Manifesti e Immaginari Sensibili (2022) e Futuro Splendido (2023), Miglio torna nel 2025 con Musica Elettronica, pubblicato da Peroni Dischi (Asian Fake – HoM). Inaugura così una nuova estetica sonora e visiva che guarda a Berlino e alla Bologna anni ’80: container, stazioni vuote, club sotterranei, architetture post-industriali.
Domenica 14 dicembre – dalle 16 (ingresso offerta libera)
Nati nel 2021, i Glazyhaze fondono shoegaze, dream pop e psichedelia, passando da atmosfere dark a paesaggi eterei e sognanti. Dopo il debutto con Just Fade Away (2023), un invito a riconoscere e accettare le emozioni in una società che le reprime, la band si è esibita in tour in Europa e UK, conquistando un seguito attento e appassionato. Il secondo album, Sonic, uscito nel 2025 e prodotto tra il Nord-Est italiano e Londra con Paolo Canaglia e masterizzato da Maurizio Baggio, esplora la complessità dell’amore e il percorso di auto-scoperta. Diviso in due lati complementari – uno luminoso e melodico, l’altro notturno e introspettivo – il disco unisce shoegaze, post-punk e alt-rock in un racconto sonoro intenso e personale.
I Satantango nascono nella provincia cremonese, tra nebbia e prefabbricati, e prendono il nome dall’omonimo film ungherese del 1994, che racconta il declino di un villaggio sperduto in una terra grigia e fangosa. Il duo formato da Valentina Ottoboni e Gianmarco Soldi fonde atmosfere dark, alternative, shoegaze e progressive. Il primo album omonimo, Satantango (Dischi Sotterranei / Sony Music Publishing), anticipato dai singoli 9.11 e Permafrost, propone un ritratto lucido e ironico della provincia, tra nostalgia e mito degli anni ’90, cinema chiusi e infanzia sfumata. È un lavoro che unisce scrittura ricercata e immediatezza emotiva, restituendo un’esperienza musicale intensa e stratificata.
Aprono l’ultima giornata di festival, dalle 16, i bresciani Liquid Words, selezionati dai Bronson Trials. Il loro progetto nato nel 2021, tra post-punk “art” e noise rock con echi psichedelici, debutta a fine 2024 con The Dept. Of Corrections Praises Imperfections. Quest’anno è uscita la live session Vers la Flamme, lavoro che rivela le capacità della band di coniugare energia, tensione e sperimentazione.
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