La colomba è il dolce simbolo della Pasqua, un dolce morbido, profumato a base di farina, burro, uova, zucchero e canditi che viene ricoperto con una glassa alle mandorle, la cui origine nel significato simbologico di pace viene fatto risalire alle scritture della Genesi nella Bibbia. Ma è all’inizio del ‘900 che la colomba viene lanciata sul mercato dai primi pasticceri di Milano che diedero impulso alla produzione a livello industriale del dolce simbolo della Pasqua.
Negli stabilimenti di San Michele di Ravenna, Deco Industrie ha prodotto un milione e 200 mila pezzi tra colombe e agnelli. “Complessivamente – ha detto Alberto Ricci, responsabile dello stabilimento – abbiamo utilizzato 70 turni di produzione per realizzare 8 mila quintali di prodotto da distribuire”.
Esistono diversi tipi di dolci pasquali – ma quella più richiesta è la tradizionale, mentre il trend salutistico ha contagiato anche il dolce tradizionale – ha dichiarato Ricci – infatti la novità di quest’anno è stata la colomba con le gocce di fragola. Il dolce con la frutta.
Nonostante ciò, la colomba con le gocce di cioccolato continua ad avere successo, soprattutto tra i bambini che da sempre lo preferiscono”.
Tanta l’attenzione per la qualità del prodotto – lo conferma Anna Rita Giunchi responsabile del Laboratorio Controllo e qualità che si occupa di controllare tutto il percorso produttivo: “per ottenere la dicitura ‘colomba pasquale’ devono essere rispettati alcuni requisiti essenziali – ha confermato. “Innanzitutto, gli ingredienti devono essere i tradizionali: le uova devono essere di categoria A, cioè fresche e in quantità da garantire non meno del 4% in tuorlo. Il burro deve essere in quantità non inferiore al 16%, mentre i canditi devono essere almeno al 15%. Inoltre, il lievito deve essere a fermentazione naturale”.
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