Sabato pomeriggio nella sala del Consiglio comunale presentato il libro che hanno scritto Elide Urbino e Orio Teodorani
In un fine settimana ricco di politica nazionale si inserisce un appuntamento che, a mio avviso, è il più ghiotto. Sabato pomeriggio (dalle 17), nella sala del Consiglio comunale, verrà presentato il libro “Leopoldo Lucchi, Gigi il partigiano, il politico, il sindaco”. Edito dal Ponte Vecchio, è stato scritto da Elide Urbino e Orio Teodorani. Facile immaginare che l’aula dell’Assise sarà stracolma.
Leopoldo “Gigi” Lucchi è stato sindaco dal 1970 al 1985. Quindi uno di quelli che più a lungo ha retto le sorti della città. Nato nel 1923 da famiglia operaia. A nove anni, rimasto orfano, andò a lavorare come apprendista barbiere dove cominciò a maturare sentimenti antifascisti. Poi, sempre come apprendista, andò a lavorare in pasticceria. Nel contempo il suo sentimento antifascista cresceva.
Quando, nel luglio 1943, cadde il governo Mussolini Lucchi fu uno dei protagonisti del trafugamento di armi dalle caserme iniziativa propedeutica ad armare le future bande partigiane. Di uno dei gruppi poi farà parte il futuro sindaco di Cesena. Il 5 novembre 1945 i partigiani cesenati eleggono l’Anpi e Gigi Lucchi ne entra a far parte.
Poi iniziò il suo percorso all’interno del partito comunista. Nel 1953 assunse la segreteria della Cna. Due anni dopo divenne funzionario del Pci. Nel 1960 entrò in Consiglio comunale. Sindaco era Antonio Manuzzi che guidava una giunta monocolore repubblicana. In città il peso del partito comunista aumentava di continuo e nel 1970 ottenne un’affermazione elettorale che andò oltre le aspettative con la conquista di 19 consiglieri. Il 40 luglio Lucchi diventò sindaco.
Fin dai suoi primi atti la giunta di dimostra più attenta al sociale e alle condizioni del mondo del lavoro. Nascono i consigli di Quartiere. Tra i tanti interventi l’estensione alle frazioni del servizio di raccolta rifiuti. Poi partono le aree Però e c’è il recupero della Valdoca. Di grande rilievo anche l’impegno a livello culturale.
Finita l’esperienza da sindaco Gigi Lucchi resta nel Pci fino al 1990. Non aderisce, nel 1991, al Pds. Muore il 10 giugno 1998.
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