Living Romagna, un nome che è già un programma per chi ama in maniera profonda questo territorio ricco di patrimoni storici, bellezze ambientali, eccellenze enogastronomiche e prodotti tipici. Ed è proprio l’amore per questa terra così affascinante che ha spinto 9 realtà sociali/economiche, aderenti a Confcooperative Forlì-Cesena, a costituire un consorzio con questa denominazione per promuovere l’entroterra romagnolo.
“Gli obiettivi di questo progetto – spiega Isabel Guidi, presidente di Living Romagna, oltre che vice-sindaco di Santa Sofia (nella foto) – dimostrano in maniera forte la volontà di creare una rete efficiente e funzionale, che sappia introdurre elementi di innovazione per il rilancio del nostro territorio collinare e montano. Il primo aspetto innovativo è certamente la composizione del consorzio stesso, formato da ben sette cooperative sociali (Fare del bene, Amphora, L’Incontro, Acquacheta, Kara Bobowski, L’Abbraccio Verde, Le Querce) e due aziende agricole (Tozzi e Clorofilla): tutti organismi aderenti a Confcooperative Forlì-Cesena. La presenza massiccia di realtà sociali è funzionale a due diversi obiettivi: innanzitutto la ricerca di nuovi ambiti operativi nel comparto turistico, che possano essere il volano per la creazione di posti di lavoro anche per persone con disagio sociale, in secondo luogo la volontà di pensare la ricettività del nostro territorio anche nelle forme del turismo sociale e sostenibile, con la creazione di opportunità di accoglienza e di percorsi culturali accessibili anche a persone svantaggiate o con disabilità fisico/psichica”.
Il compito che si prefigge Living Romagna non è semplice: tempi addietro altre iniziative con obiettivi simili non hanno raggiunto i risultati sperati, nonostante siamo in presenza di un territorio straordinariamente bello, che non ha nulla da invidiare a mete turistiche più blasonate, in Italia, come all’estero.
“In effetti – continua Isabel – in passato è forse mancano lo spirito di rete, la volontà di fare squadra fra attori (pubblici e privati) che insistono su questi territori: gli investimenti in promozione sono stati fatti dalle singole strutture, mentre è mancata un’azione complessiva in grado di comunicare il prodotto Romagna nella sua interezza. Il nostro progetto, che sta prendendo corpo per il forte impulso di Confcooperative, si basa proprio sul concetto di sinergia non solo fra strutture ricettive, ma anche sugli aspetti di maggiore attrattività, quali il patrimonio culturale, l’ambiente, l’enogastronomia, la commercializzazione di prodotti tipici, gli eventi: tutte peculiarità che possono decretare, una volta per tutte, la definitiva affermazione del nostro territorio”.
Fra le azioni più rilevanti che Living Romagna sta implementando all’interno di un progetto di comunicazione curato da Matteo Bondi, vice-presidente e coordinatore del consorzio, oltre una fitta serie di incontri di presentazione del progetto, c’è la creazione di un blog con un preciso taglio comunicativo, ovvero quello di dar voce a persone provenienti da altre zone d’Italia che hanno scelto la Romagna come luogo di vita. I loro racconti, e specialmente il loro amore per la nostra terra, diventeranno una formidabile testimonianza sulle positività del nostro territorio, al fine di una promozione e valorizzazione turistica complessiva. Non mancheranno attività sempre connesse con il web sui principali socialnetwork (Facebook e Instagram) ed azioni più tradizionali, quali la presenza ad eventi promozionali, fiere e workshop, oltre che l’istituzione di una card turistica che conterrà convenzioni con musei, siti di interesse, strutture ricettive e ristoranti.
“Una delle chiavi per avviare questo ambizioso progetto – conclude Isabel – potrà essere certamente la promozione di una particolare forma di turismo, quello in bicicletta, con un interessante innovazione: a fianco di percorsi per cicloamatori, intendiamo promuovere l’utilizzo della bicicletta servoassistita, quale mezzo alla portata di tutti per scoprire il territorio. Già diverse cooperative socie di Living Romagna ne dispongono per il noleggio e, nello stesso tempo, sono tati avviati percorsi formativi per guide turistiche, al fine di promuovere questa tipologia di percorsi: ci sembra un’opportunità piacevole e nello stesso tempo funzionale per tutti, al fine di muoversi in libertà e vivere le emozioni che solo luoghi affascinanti come l’entroterra romagnolo sono in grado di offrire”.
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