Al congresso della Uil il segretario Borghetti ha fatto una relazione nella quale ha messo al centro i punti che dovranno essere dominante nella campagna elettorale per le amministrative
Un anticipo di campagna elettorale. Anche così si può interpretare la relazione di Marcello Borghetti nel decimo congresso territoriale della Uil di Cesena. Un congresso che ha avuto una grandissima novità: presenza della delegata della Technogym.
I temi sollevati da Borghetti sono:semplificazione delle strutture dei Comuni, infrastrutture (E45 e collegamento veloce fra Forlì e Cesena in testa), edilizia scolastica, fiera, commercio, sicurezza (microcriminalità, ma anche macro), turismo, sanità, welfare, banche e credito.
Borghetti ha ricordato che la crisi economica ha inciso nella società aumentando rabbia e individualismo. Per dare una risposta quindi bisogna ripartire aiutando gli ultimi. Per farlo, ha ricordato Borghetti, ci sono due modi: assistenzialismo, puntare sullo sviluppo.
Lui preferisce il secondo. Il più difficile, ma anche il più affascinante. Credo parta dal presupposto che la filosofia debba essere: aumentare la ricchezza e distribuirla nel modo più equo possibile. Dimostrando anche di essere un sindacalista modern, che ha abbandonato (se mai le avesse avute) posizioni vetero per abbracciare quelle legate ad una visione moderna del paese e della sua economia.
E la crescita passa attraverso i punti che Borghetti ha messo al centro del dibattito rispondendo a quello che deve essere il compito principale di questi congressi: elaborare e discutere idee per il territorio. Del resto, sarebbe inutile organizzare congressi per parlarsi addosso. La genye, lo hanno dimostrato anche le ultime elezioni, sono stanche dei vecchi riti e cercano risposte.
E io credo che il timoniere della Uil cesenate abbia colto nel segno soprattutto sottolineando che servono interventi importanti di sistema per ridurre la forbice che si è creata. È sotto gli occhi di tutti che ora i poveri sono più poveri e i ricchi più ricchi. Situazione che non può essere accettata a tutti i livelli ma soprattutto in un paese che si considera all’avanguardia.
È per questo che, a mio avviso, sarebbe importante che le forze politiche mettessero al centro del proprio programma le tematiche sollevate da Borghetti. Poi, ognuno avrà le sue idee (per carità), ma nessuno potrà esimersi (in vista delle amministrative) dal dare la propria ricetta sui temi sollevati nel congresso della Uil.
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