L’ultimo esame, la presentazione dei “project work” finali, e poi un liberatorio ed entusiastico applauso. Si è concluso in questo modo il corso di formazione permanente “Manager dell’Innovazione nell’Impresa Cooperativa”, promosso congiuntamente da Università di Bologna e Legacoop Forlì-Cesena in collaborazione con Aiccon e Serinar.
Per otto intensi mesi – il master era partito a luglio 2012 – i quindici partecipanti hanno potuto assistere a più di cento ore di lezioni di economia, management, finanza, gestione delle risorse umane e delle dinamiche di gruppo. Come docenti i professori della Facoltà di Economia, ma anche esperti di comunicazione, giuristi, esperti di organizzazione, imprenditori e testimonial del mondo cooperativo.
Tre i gruppi che si sono confrontati nella presentazione finale, svolta al Conscoop di Forlì di fronte al consiglio di amministrazione di Legacoop Forlì-Cesena. I “project work” mettevano al centro i bisogni della persona e i valori del movimento cooperativo, segno che la lezione è stata ben compresa non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello etico. Il primo gruppo (“Cibook”) era composto da Viola Comandini (Be.Ca. Engineering), Nora Verni (CAD), Lorenzo Venturi (Formula Servizi), Fausto Fiorini (CEIF) e Roberto Reali (Conscoop). I componenti del secondo (“One Click”) erano Michelangelo Pasini (Sunset), Davide Falasconi (CEIF), Sara Ghirardini (Idrotermica Coop), Michele Gardella (Idrotermica Coop), Cristina Marzocchi (Formula Servizi) e Silvia Godoli (Formula Servizi). Il terzo gruppo (“Work in Coop”) era formato da Luca Campana (CAIEC), Lorenzo Amaducci (Apofruit), Vasco Abbondanza (CIF) e Stefano Amadori (L’Alveare).
All’evento finale hanno partecipato il presidente di Legacoop Forlì-Cesena, Mauro Pasolini, il direttore, Monica Fantini, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Paolo Cattabiani, il preside della Facoltà di Economia, Giulio Ecchia, il tutor della parte finale del corso Phil Taylor e numerosi autorevoli esponenti del mondo dell’impresa cooperativa.
«Siamo molto soddisfatti di questo percorso costruito insieme all’Università che è divenuto uno dei pilastri della scuola di alta formazione di Legacoop Emilia-Romagna», ha detto il direttore di Legacoop Forlì-Cesena, Monica Fantini. «Da esperienze di questo tipo, che mettono a confronto l’eccellenza accademica e quella imprenditoriale, crediamo possa nascere davvero la nuova classe dirigente del nostro movimento».
«Una volta la scelta cooperativa era una scelta di campo – ha chiosato il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Paolo Cattabiani – e oggi dobbiamo pensare invece a una formazione che sia di alto livello non solo nei contenuti, ma anche nei valori che trasmettiamo ai nuovi gruppi dirigenti, per progettare il domani dell’impresa cooperativa. In un momento di crisi così difficile sono esperienze come queste che ci fanno guardare al futuro con più speranza».
«Siamo partiti con basi solide – ha aggiunto il preside di Economia Giulio Ecchia – e con una scommessa: avere una classe di persone provenienti da più settori di attività. Questa diversità si è trasformata in ricchezza ed è stata sicuramente un punto di forza. Ora cercheremo di sviluppare in termini positivi questo progetto innovativo».
«La cooperativa nasce da un’esigenza di cambiamento ed è di per sé una forma di impresa rivoluzionaria, che porta di sé qualcosa di rivoluzionario anche nel XXI secolo, nelle nuove modalità con cui vengono selezionati e formati i gruppi dirigenti», ha concluso il presidente di Legacoop Forìl-Cesena, Mauro Pasolini.
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