Documento del Pri che indica le priorità della prossima amministrazione
Privilegiare investimenti finalizzati alla sicurezza e allo sviluppo economico del territorio. Questa la posizione del Pri ribadita anche dopo la forte scossa di terremoto. Questo il documento.
La forte scossa della notte scorsa che ha interessato il territorio romagnolo e soprattutto Ravenna indica che il terremoto è un evento naturale con cui l’Italia in generale deve convivere, mettendo in atto tutto ciò che è possibile fare per mitigare l’evento, ossia per limitare i danni a persone e cose.
L’attenzione verso questo fenomeno è mutata nel corso degli anni, tant’è che il comune di Ravenna solo con Ordinanza del la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2003, recepita dalla Regione a fine 2005, viene individuata come Zona sismica 3 (bassa sismicità) mentre tutto il resto della Romagna già prima del 2003 era considerato sismico e classificato di un grado superiore (media sismicità). Tale differenza, basata sugli eventi storici accaduti in passato è sostanziale nella variazione di scala, poiché le forze da considerare ed applicare nel calcolo degli edifici per considerarli antisismici praticamente raddoppiano.
In effetti la recente scossa ha prodotto pochi danni strutturali agli edifici, se non di lieve entità, una oscillazione degli oggetti interni, più che altro una notevole paura nella popolazione, dilatata anche dai fenomeni recenti che hanno interessato il resto del paese; il sindaco di Ravenna di concerto con la protezione civile ha deciso, visto anche il poco tempo a disposizione per le necessarie verifiche, di tenere le scuole chiuse il giorno dopo. Credo sia stato un atto doveroso e prudente da parte della pubblica amministrazione nei confronti dei giovani e delle famiglie.
Così come credo sia importante sottolineare l’attenzione che il PRI ha dedicato a queste tematiche nell’elaborare il programma delle prossime amministrative per la città di Cesena. Ovviamente l’Amministrazione comunale in questi anni ha già fatto parte degli interventi necessari, ma occorre completarli. Nel programma scritto, consegnato alle altre forze politiche per il confronto programmatico si dice – riporto testualmente – che “Gli interventi che richiedono impegni di spesa devono privilegiare investimenti finalizzati alla sicurezza e allo sviluppo economico del territorio. Per la sicurezza la priorità per il PRI sono gli interventi nelle strutture pubbliche, oggi ancora in larga parte a totale rischio sismico. Và promosso un piano complessivo per l’edilizia scolastica che deve in particolare prevedere un consolidamento antisismico per quelle esistenti. Questa è una assoluta priorità. Così come uno studio accurato ed una verifica della rete infrastrutturale”.
Credo che nessuno possa disconoscere la necessità di privilegiare questi aspetti. Se non è il pubblico che dà l’esempio, suggerendo anche al privato questo tipo di attenzione verso il patrimonio edilizio esistente, poi ci si ritrova a fare i conti con le tragedie.
E la colpa non la vuole nessuno, mentre questi sono gli aspetti a cui occorre prestare attenzione quando si sceglie a chi affidare il governo delle nostre città.
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