Primo Maggio: il pensiero di Elena Baredi (A Sinistra)
Primo maggio, giorno di festa, ma soprattutto di riflessione. Questo il pensiero di Elena Baredi (A Sinistra).
Il 1° maggio è la festa del lavoro e il nostro pensiero, come lista A Sinistra, va a chi anche nella nostra città un lavoro non ce l’ha o subisce forme di sfruttamento. Cesena non è un’oasi felice. Il caporalato è radicato, come dimostrano gli arresti della scorsa estate e una incidenza nei settori agricoli e avicoli tra il 15 e il 20%, secondo i dati Flai CGIL.
Il lavoro grigio si è diffuso enormemente, in particolare nella ristorazione, dove al lavoratore sono spesso corrisposte in busta solo una parte delle ore affettivamente lavorate. Il resto a nero e senza contributi, stretto tra un contratto senza tutele e una condizione di bisogno.
Il messaggio dello stato in questi anni è stato contraddittorio. Si sono eliminate le garanzie dell’art.18, si sono depotenziati gli ispettorati del lavoro e promulgato il jobs act, pur continuando a parlare di lotta allo sfruttamento.
In ambito comunale le leve su cui agire sono poche, ma vi sono margini di intervento. In primo luogo l’investimento di risorse su formazione, servizi, semplificazione e infrastrutture. L’Emilia-Romagna ci insegna però che queste sono scelte che vanno inquadrate in una strategia a lungo termine, per portare benefici. Vorremmo perciò istituire anche a Cesena un patto per il lavoro come quello che la regione sta sviluppando dal 2015, riuscendo a far collaborare sindacati, imprese, enti locali, università, associazioni del Terzo settore, con l’obiettivo comune di analizzare il mondo del lavoro e pianificare gli interventi per condurlo e migliorarlo. Per questo vogliamo avere un rapporto più stretto tra l’amministrazione, i sindacati e tutte le rappresentanze del mondo del lavoro, nel solco di quanto iniziato con l’ “Osservatorio Cesenate per il contrasto al lavoro nero e al caporalato”, nato nel 2017 e un focus permanente sull’occupazione femminile, che si occupi di favorire l’effettiva parità salariale e di diritti.
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