La precisazione dopo la nota del Popolo della Famiglia
Stiamo bene dove siamo. È questa, in estrema sintesi, la risposta che i Popolari per Cesena hanno dato al Popolo della Famiglia. La nota.
In merito al comunicato del PDF (Popolo della Famiglia), apparso sui social e sulla stampa, relativo ai contatti avuti con altri gruppi di ispirazione cattolica a livello locale, desideriamo fare alcune doverose precisazioni.
I Popolari per Cesena non hanno avuto incontri bilaterali ufficiali con il PDF dopo le ultime elezioni comunali; si è tenuto recentemente un unico incontro informale, di carattere interlocutorio, tra esponenti del PDF locale e alcuni membri del nostro Comitato Comunale.
Si è trattato quindi di un semplice scambio di opinioni che avrebbe dovuto gettare le basi per un eventuale percorso di dialogo da intraprendere tra i due movimenti politici.
Alla cena dei Popolari di sabato scorso ha poi partecipato (gradito ospite) un amico ora aderente al PDF, così come erano presenti amici di altre forze politiche.
Dunque la narrazione che scaturisce dal comunicato del PDF, che parla di incontri e di percorsi di dialogo in atto, è fuorviante e non corrispondente alla realtà dei fatti.
Forse il PDF cerca di accreditarsi a Cesena come “mediatore” e pontiere tra cattolici di diverse sponde politiche; il fine sarebbe lodevole, ma il metodo usato è certamente sbagliato e scorretto.
Un dialogo serio deve fondarsi sulla verità e sulla trasparenza, riconoscendo le criticità, le diversità e soprattutto deve generare un “percorso” che necessariamente esige tempo, fatica, lavoro.
In un dialogo serio non si possono ignorare difficoltà, divisioni, incomprensioni. Nella campagna elettorale per le ultime elezioni comunali abbiamo subìto, diversi di noi personalmente e come Popolari per Cesena, insulti, calunnie, offese di ogni tipo, specie da parte degli stessi cattolici che ora si propongono come pacieri ed intermediari.
Noi non ci stiamo a questo inganno.
Ci siamo sentiti dire dai cattolici del centro destra (gli unici difensori dei Valori del Cristianesimo), che “un cattolico non può stare nel centrosinistra”.
Noi invece rivendichiamo con orgoglio la coerenza e la serietà del nostro percorso politico, scaturito dal giudizio sulla trasformazione del centrodestra in estrema destra populista. Sono i fatti a dirlo.
Che sia possibile a Cesena portare il contributo originale, di cristiani impegnati in politica, con la propria identità ed autonomia, nell’ambito di una coalizione di centrosinistra lo dimostra l’opera della “nostra” Carmelina Labruzzo, assessore ai Servizi per le persone e le famiglie; il suo impegno, la sua competenza e la sua grande umanità sono riconosciute da coloro che hanno la fortuna di vederla all’opera.
Noi vogliamo ringraziarla per la sua generosità e dedizione e assicurarle il pieno ed entusiastico sostegno da parte di tutti i Popolari per Cesena.
Il PDF si riconosce nella coalizione di centrodestra; dunque ha fatto una scelta non di autonomia, ma di parte; rispettabile, ma per noi politicamente inaccettabile.
Noi pensiamo che la destra stia strumentalizzando le parole, i sentimenti e i simboli del cristianesimo in modo ideologico e moralistico a fini di parte. Si parla molto di “identità” ma questa, per un cristiano, è legata ad un contenuto di fede e di esperienza che in questo modo viene surrogato da slogan e simboli che sembrano nascondere il vuoto. Non è questo, secondo noi, il modo appropriato di essere presenti pubblicamente in politica con la nostra identità di cristiani.
In conclusione, l’auspicio è di percorrere la via del dialogo, raccogliendo l’invito del nostro Vescovo, con impegno e pazienza, ma in modo serio e senza ipocrisie né atteggiamenti di protagonismo.
Questo post è stato letto 220 volte