Terminati i lavori di restauro. La prossima settimana tornano i giochi d'acqua
Ci siamo, dopo 193 giorni di restauro la Fontana Masini torna a splendere al centro di Piazza del Popolo. Oggi il monumentale ornamento che prende il nome dall’architetto che lo progettò è stato liberato dalle recinzioni che l’hanno protetto negli ultimi mesi per consentire l’esecuzione dei lavori di manutenzione che hanno interessato i gradini e la vasca principale.
L’intervento, di un importo complessivo di 57 mila euro, era stato avviato dalla ditta Kairos Restauro Srls il 10 febbraio scorso, sulla base del programma di cure periodiche stabilito dal settore Lavori pubblici in accordo con la Soprintendenza, con lo scopo di eliminare i guasti provocati dal gelo in alcuni punti delle stuccature di restauro e ripristinare la funzionalità degli impianti dopo la pausa invernale.
Dalla prossima settimana inoltre, con la conclusione dell’ampio intervento di manutenzione straordinaria che ha riguardato esclusivamente la balaustra e l’ampia gradinata, saranno riattivati anche i giochi d’acqua. Con la rimozione delle transenne che hanno custodito il monumento per questi mesi di restauro. Ora serve che cesenati e visitatori rispettino l’opera che ogggi si presenta più splendente e completa di quelle che erano le parti mancanti.
La pulitura è stata estesa alle superfici interessate da annerimenti presenti e in corrispondenza delle aree interessate da fenomeni di erosioni, polverizzazioni e scagliature. Sulle superfici non annerite, ma ugualmente ricoperte da deposito coerente, è stata fatta una pulitura a secco con spazzole a setole morbide e un successivo lavaggio con getti di acqua deionizzata nebulizzata. Inoltre, nelle parti in cui la struttura presentava la superficie lapidea scheggiata e in corrispondenza di fessure e piccole crepe è stato iniettato un prodotto a base di nano calce, costituito da particelle di calce spenta disperse in alcool. In ultimo, si è proceduto con un trattamento protettivo utile soprattutto sulle superfici calpestabili.
L’opera è costituita principalmente da pietra d’Istria, calcarenite di natura compatta e poco porosa. Il progetto di restauro realizzato tra il 2008 e il 2010 ha previsto la manutenzione e il restauro dell’intero apparato decorativo della fontana. Inoltre si è prestata particolare attenzione alla “compatibilità fisico-chimica” con gli antichi materiali attraverso l’impiego di prodotti che la tecnologia in quel momento offriva prendendo in considerazione la possibilità di rimuovere le integrazioni introdotte e i prodotti applicati e finalizzati all’intervento di restauro sia conservativo che estetico.
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