FORLI’ – La notizia che sta facendo parlare le chat delle mamme di mezza Forlì è stata data dal Corriere di Forlì del 14 settembre 2020: l’amministrazione comunale non è riuscita a trovare un adeguato numero di “nonni vigile” per fornire il tradizionale servizio di sicurezza in prossimità degli attraversamenti pedonali nei pressi degli istituti scolastici.
I vigili urbani non possono sopperire, perché come recita la comunicazione ufficiale ai genitori, “già impegnati con altri carichi di lavoro”.
Il Comune ha fatto sapere che il servizio non verrà garantito alla scuola primaria “Rivalta” dell’istituto comprensivo numero 1; alla scuola primaria “Peroni” e alla scuola primaria “Rodari” dell’istituto comprensivo numero 7.
Niente attraversamenti protetti nemmeno alla scuola primaria “Livio Tempesta”, alla scuola primaria “Squadrani” e alla scuola secondaria di primo grado “Mercuriale” per quello che riguarda l’istituto comprensivo numero 5.
Il bando comunale per i “nonni vigile”, che lo scorso anno aveva avuto 15 adesioni, quest’anno si è fermato a 9 partecipanti, numero non sufficiente per garantire il servizio.
Si potrebbe ovviare con personale della Polizia Locale, ma anche qui i numeri non consentono di interrompere altri servizi fondamentali. Problema di fondi?
Parlando con alcune mamme e nonni forlivesi, c’è chi fa notare che due mesi fa il Comune di Forlì ha tirato fuori 700mila euro per 50 targasystem che serviranno essenzialmente per fare multe.
Altri ricordano i droni schierati contro il coronavirus dal vicesindaco Daniele Mezzacapo. Apparecchi tecnologicamente avanzati, ma anche costosi, che il capo della Polizia ha poi fatto atterrare pochi giorni dopo nello sconcerto generale.
C’è chi propone di schierare qualche percettore di reddito di cittadinanza per risolvere il problema, utilizzando qualche forma di lavoro socialmente utile. Altri ancora domandano quali siano i carichi di lavoro che impediscono agli oltre 120 vigili urbani in servizio attivo in città di seguire questo servizio.
Un amico papà, scherzando, ha invocato l’intervento del nonno drone.
Il dato oggettivo è che centinaia di bambini e ragazzi forlivesi per molti giorni non avranno nessuno a garantire la sicurezza nell’attraversamento pedonale nelle vicinanze delle scuole materne, elementari e medie, all’inizio di un anno molto particolare, in cui terminati permessi e smart working, molti genitori che lavorano non avranno la possibilità di accompagnare i ragazzi a scuola.
E voi cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti.
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