A Longiano esclusivo relais con ristorante firmato da uno che stellato
LONGIANO. Un progetto ambizioso ed esclusivo per il territorio Cesenate. Non a caso uno degli obiettivi è conquistare una stella Michelin che per Longiano, bandiera arancione del Touring, sarebbe un’importante conquista. Modello di riferimento è Villa Crespi, la struttura che Canavacciuolo ha creato sul lago d’Orta. Le dimensioni sono inferiori, ma la qualità dovrebbe essere la stessa.Tutto ruota attorno a Villa Margherita, un piccolo gioiello di Montilgallo che è diventata un esclusivo relais.
Lo stabile era di proprietà della Cocif ed è stata acquistata da Conad che ora fa parte della società di gestione. Ne è nata un’oasi di pace ed eleganza ideale per un fine settimana romantico, ma anche per cerimonie, eventi aziendali, cene e pranzi speciali. Ci sono sei camere e una suite con tanto di Jacuzzi e un terrazzo privato con una vista panoramica spettacolare che spazia dal mare a San Marino.
Il ristorante è un angolo gourmet. Il menù è firmato dallo chef Giuseppe Ricchebuono, stella Michelin. A Longiano i responsabili della cucina sono: Matteo Dimoro, Alberto Moretti e Mattia Podighe. I coperti sono trenta che, in caso di cerimonie, possono arrivare a cento. Punteranno su piatti innovativi, ma rispettosi delle materie prime del territorio.
Va da sé che i prezzi non saranno propriamente popolari. L’obiettivo è puntare sui meeting aziendali, ma, soprattutto, sul turismo culturale. Del resto Villa Margherita è in una posizione baricentrica per chi vuole una base esclusiva dalla quale visitare le località della Riviera Romagnola.
Ma l’aspetto più importante è il progetto, l’ambizione, la volontà di puntare sulla qualità. È una strada che in futuro dovrà essere battuta con un determinazione sempre maggiore. Il Cesenate e la Romagna in generale sono territori che non hanno nulla da invidiare a tanti altri più blasonati, a partire dalla Toscana. La Romagna non è solo spiaggia, sole e mare. È molto di più. Deve solo essere valorizzata a dovere. Ci devono credere le istituzioni, ma anche gli imprenditori dovranno fare la loro parte. E dei progetti di qualità potranno essere un valore aggiunto.
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