Di recente due classi della Scuola primaria” Dante Alighieri”, dell’Istituto Comprensivo 4 di Forlì “Annalena Tonelli”, diretto dalla Dirigente scolastica Anna Starnini, sono state premiate nella sede dell’Università LUMSA di Roma per due dossier che hanno incantato la giuria ministeriale.
Le classi, l’ex 5^A e 2^ A dell’anno scolastico 2020-21, delle docenti Federica Rossi e Loredana Fontanella e Sara Alessandro si sono aggiudicate il Prix International Jacques Mulhatelher, all’interno del prestigioso Concorso “Civis Sum” La Tavola periodica della Costituzione, indetto dall’ente EIP (Ecole Instrument de Paix) Italia in collaborazione col Ministero dell’Istruzione.
L’elaborato prodotto dalla 5^ A delle docenti Rossi e Fontanella è il risultato di un viaggio intrapreso insieme agli alunni sin dalla classe prima, che ha avuto come obiettivo quello di diventare amici, al di là delle diversità. Non puoi aprirti all’altro se non hai intrapreso un viaggio alla ricerca di te stesso e solo conoscendo la propria identità si può sperare di riconoscere ed accogliere chi è diverso, senza paure. Perciò si è deciso di aderire all’iniziativa di Eip Italia, realizzando un libro in cui ogni bambino si è presentato ed ha presentato un personaggio famoso della propria città, regione o Paese d’origine. Così, è nata un’opera realizzata da persone molto diverse, ma che non vogliono smettere di sognare e guardare al futuro, insieme.
L’opera realizzata dalla classe della docente Alessandro ha avuto come focus tematico la figura di Annalena Tonelli, missionaria laica forlivese che ha posto la sua vita al servizio degli emarginati e dei reietti, prima nella sua Forlì e successivamente in Somalia. Gli alunni hanno ripercorso la vita di questa donna coraggiosa, sia in veste grafica che di pensiero, esprimendo le proprie idee riguardanti Annalena ed i suoi valori. I suoi medesimi valori caratterizzano da sempre la nostra entità scolastica, posta nel centro storico di Forlì: inclusività, accoglienza, accettazione, ancor più perché la realtà che ci circonda è plurietnica in fatto di cultura e tradizioni. I nostri bambini, proprio come i “figli” di Annalena, giungono da varie parti del mondo e nella nostra scuola trovano un’oasi di benessere e tranquillità che rende noi docenti, ogni giorno, fieri ed orgogliosi della scelta che abbiamo compiuto. Questi bimbi arrivano spaesati, non conoscendo la lingua, ma con il tempo acquisiscono quelle sicurezza e competenza che li condurranno a divenire gli uomini integri del domani. La loro accettazione implica e fa scaturire fratellanza, solidarietà, pace, quella pace che Annalena bramava per il popolo somalo che ha amato ed aiutato sino alla fine; la pace di Annalena è “I Care”, il prendersi cura dell’altro, non solo con le parole, ma soprattutto con i fatti e con la vita stessa.
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