L’ex-Macello di Cesena nel pomeriggio di venerdì 26 maggio si è colorato di festa e grande entusiasmo, grazie al Festival dei Micromondi, atto conclusivo del progetto “Innova-mente”, promosso da Criad, unità operativa di Ser.In.Ar.
Si è trattato di un grande workshop a cui hanno partecipato tantissimi alunni e studenti accompagnati dai loro insegnanti e genitori provenienti da 5 Scuole Primarie (Don Carlo Baronio – Marino Moretti – Carducci – Fondazione Sacro Cuore – Bruno Munari), 4 Scuole Secondarie di I grado (Via Anna Frank – Plesso Tito Maccio Plauto – Viale della Resistenza – Via Pascoli, Plesso S. Domenico) e 2 Scuole Secondarie di II grado (Istituto Tecnico Garibaldi-Da Vinci – FabLab Romagna), per un totale di 475 studenti coinvolti nel progetto.
Ad ogni scuola è stato richiesto, nel corso dell’anno scolastico, di inviare il proprio “micromondo”, inteso come progetto sviluppato durante l’anno scolastico, in relazione alle attività didattiche/educative svolte a scuola. Si tratta di programmi implementati al computer di specifiche discipline o interdisciplinari, che sfruttano il pensiero computazionale e il coding come creta e collante per realizzare delle creazioni di valore in sinergia con gli altri “linguaggi” non informatici. Nel corso del Festival dei Micromondi tali progetti sono stati presentati ufficialmente direttamente dagli alunni che li hanno elaborati.
“Il messaggio di fondo del progetto Innova-mente è la visione di una scuola che, da un lato abbraccia pienamente l’innovazione digitale, dall’altro la vede non fine a se stessa, ma funzionale ad arricchire i percorsi di conoscenza, per un apprendimento creativo all’insegna del piacere di imparare e sperimentare, in modo collaborativo. Per i ragazzi cimentarsi nella costruzione dei micromondi è stata l’occasione per scoprire un luogo di costruzione, di ragionamento e ricerca, di sperimentazione e riflessione, un luogo di apprendimento creativo, ove integrare logica e algoritmi con produzioni artistiche di vario tipo.
“Ci aspettavamo una buona risposta a questo evento – commenta Alessandro Ricci, docente Unibo e responsabile del CRIAD – ma la partecipazione è andata di gran lunga oltre alle aspettative. I protagonisti di questa grande festa sono stati i bimbi e ragazzi che hanno presentato i loro progetti sia all’interno dell’Aula, sia nelle postazioni esterne allestite. Ho notato con grande piacere un’incredibile energia non solo nei ragazzi, ma anche negli insegnanti, nei genitori e nei dirigenti scolastici intervenuti: un aspetto che ci sprona ad andare avanti in questa esperienza e a divulgare il più possibile tutta la documentazione raccolta nelle scuole e sul nostro territorio”.
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