RAVENNA. Per la rassegna Pagine d’arte al MAR, sabato 2 marzo alle 17.30 Otto Gabos parlerà di “Francisco Goya. La tentazione dell’abisso” (24 Ore Cultura), in dialogo con Matteo Cavezzali.
Sarà un’immersione e un confronto serrato con l’opera dell’artista, il suo tempo e la sua straordinaria attualità.
Otto Gabos ha deciso di adottare l’autofiction e ha raccontato senza filtri il suo incontro con Goya: dalla lettura e la ricerca attraverso saggi e cataloghi all’immersione totale che lo ha portato a ricreare condizioni di lavoro che rispecchiassero quelle di Goya, come la simulazione di sordità; dai laboratori di grafica d’arte dell’Accademia di Belle Arti in cui ha studiato, per capire e infine realizzare un’acquaforte ispirata, molto vagamente, ai Capricci, fino alla visita di Madrid e dei luoghi di Goya, disegnando un carnet di viaggio. E infine, la frequentazione del sogno e dell’incubo, temi cari a Otto Gabos e trait d’union con l’opera di Goya.
Francisco de Goya y Lucientes è uno dei maggiori artisti tra il Settecento e l’Ottocento, le sue opere principali nascono dagli sconvolgimenti sociali e tecnologici del suo tempo e influenzano fortemente gli artisti successivi. Rappresentante “anomalo” del Neoclassicismo spagnolo, è un artista innovatore e un sensibile testimone degli eventi della sua epoca. Il suo tema più famoso è la rappresentazione della crudeltà umana, che si manifesta quando la ragione scompare.
Otto Gabos: fumettista, illustratore e autore, è professore all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha iniziato la sua carriera come fumettista sulla famosa rivista di fumetti Frigidaire, dove i fumettisti italiani sono stati i pionieri di nuovi stili di fumetto. Le sue opere sono state pubblicate da molte case editrici diverse e ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il premio Andersen come illustratore per la migliore serie editoriale, “Rivoluzioni”.
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