Se due indizi fanno una prova non c’è più tempo da perdere. Giancarlo Petrini, direttore di Banca di Cesena, nel periodico Energie Nuove denuncia la scarsa propensione delle aziende a fare sistema perdendo, quindi, delle opportunità. Questo limite, negli anni Ottanta, ha impedito al settore del trasporto, della refrigerazione industriale, dell’impiantistica alimentare di evolvere verso un mercato che chiedeva un servizio di logistica integrata.
Adesso, sempre secondo Petrini, rischiamo di fare lo stesso errore con il progetto della Wellnes Valley, iniziativa che può portare vantaggi a diversi attori.
Nello stesso tempo su Il fatto quotidiano.It Nicola Dal Dosso, direttore di Confcommercio di Mantova, lamenta che la città virgiliana non ha ancora definito un proprio brand per valorizzare e vendere quel prodotto straordinario che è Mantova: patrimonio dell’Unesco.
Pur su fronti e mezzi diversi Pertrini e Dal Dosso parlano la stessa lingua: è inutile procedere in ordine sparso. Serve fare sistema e raggrupparsi attorno ad un brand. Questo non vale solo per il l turismo, ma per tutti i settori. Resta da capire qual è la dimensione ideale. Secondo me resta quella romagnola, anche se mi rendo conto che la terra dei campanili faticherebbe moltissimo a trovare un punto quel punto di incontro. Problema che potrebbe ridursi se si trattasse solo di creare un brand. !
Però prima o poi qualcuno capirà che due aeroporti (Forlì e Rimini) potranno esistere solo se dialogheranno evitando controproducenti e antieconomiche sovrapposizioni. Ma è solo un esempio. Per capire che è necessario fare sistema non serve fare studi molto approfonditi. Basta guardarsi in casa. Un esempio è Romagna Acque. L’altro è l’Università. In entrambi i casi i comuni romagnoli fecero sistema ed ottennero risultati straordinari. Un altro riguarda il Cesenate. Quando si parlava del casello del Rubicone (A14) i comuni fecero fronte comune mettendoci anche dei soldi ed il casello si è fatto e Cesena, pur se di piccole dimensioni, ora può vantare la presenza di tre caselli autostradali. E scusate se è poco.
Quasi sempre la storia è maestra di vita. Il problema è che non ne facciamo tesoro.
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