E’ oggi la notizia più letta al mondo: il Papa s’è dimesso e lascerà il Pontificato il 28 febbraio. Troppo stanco per continuare. «Che sfortuna», han pensato a San Marino dove da giorni trapelava la notizia di una possibile visita di Stato dei Capitani Reggenti del Titano proprio a Joseph Ratzinger. Invece no: la visita, prima ipotizzata per fine marzo, è stata anticipata al 27 febbraio. E se il Papa non si prenderà gioco del Titano, i Reggenti della piccola nazione arroccata tra Romagna e Marche potrebbero essere gli ultimi capi di Stato a far visita al Benedetto XVI.
Un filo rosso (anzi, biancazzurro) quello che lega il Vaticano a San Marino. Nel giugno del 2011, Benedetto XVI fece visita a questa terra di mezzo annoverandola tra i pochi viaggi del Pontefice in penisola. E gli onori a lui garantiti furono impeccabili tanto che perfino il segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, si complimentò direttamente coi responsabili del cerimoniale. Il ricordo è freschissimo nella mente di Palazzo pubblico: le lacrime dell’allora Reggente Maria Luisa Berti di fronte alla benedizione del Santo Padre, la carezza ai figli dell’altro capo di Stato Filippo Tamagnini fecero intenerire anche i meno democristiani. Il discorso pontificio di fronte ai parlamentari e alle più alte cariche dello Stato dedicato ai valori della famiglia, alla cura dei giovani, al rispetto dei diritti umani e alla vocazione solidale del Titano, al nodo dei lavoratori frontalieri, furono passaggi che per mesi vennero ripresi e citati. Non ultimo, il vescovo uscente Luigi Negri: lui che avrebbe dovuto lasciare la Diocesi di San Marino-Montefeltro proprio in questi giorni e che invece ha dovuto far scivolare il suo viaggio verso Ferrara di un paio di settimane a causa delle elezioni politiche italiane (che non fosse, invece, a causa dell’imminente annuncio da San Pietro?), nel suo messaggio di saluto ai parrocchiani ha ricordato tra i momenti più alti del suo mandato proprio la visita di Benedetto XVI a San Marino e Pennabilli.
E ora? Ora capita che gli attuali Reggenti, Teodoro Lonfernini e Denise Bronzetti, nel pieno del tumulto italiano e mentre tutto il Titano attende con ansia la ratifica degli accordi fiscali col Belpaese la cui assenza tanto sta frenando l’economia locale, sono riusciti a ottenere un incontro direttamente in Vaticano col Santo Padre. A lui avrebbero parlato certo degli alti valori che legano lo Stato del Santo a quello pontificio, ma è lecito immaginare avrebbero ricordato quel “piccolo” affare italiano che tanto strappa il sonno ai sammarinesi. A oggi pomeriggio, la segreteria del Papa non aveva ancora disdetto l’appuntamento ormai fissato per il 27 febbraio. Se così fosse, anche la coppia Lonfernini-Bronzetti, dopo quella Berti-Tamagnini, passerebbe alla storia del Titano: gli ultimi capi di Stato a far visita a un Papa dimissionario. A Lui, una prece tutta sammarinese: che non sia troppo stanco da prendersi beffa dei sogni biancazzurri.
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