In agosto è stata pubblicata l’ottava edizione del Bilancio Sociale della Cooperativa CAD, inviata successivamente ad oltre 300 stakeholder tra cui Pubbliche Amministrazioni, Enti pubblici, ASP, AUSL, Associazioni, Sindacati, Enti di Formazione, Consulenti, e altri soggetti coinvolti nelle realtà sociali locali e regionali. Inoltre è stato distribuito a tutti i soci e dipendenti alla prossima assemblea di bilancio della Cooperativa che si svolgerà a dicembre.
Il Bilancio Sociale CAD 2011 arriva con una nuova vesta grafica più snella e sintetica cercando con ciò di favorire la massima fruibilità del documento. Si compone infatti di 8 schede, ciascuna, incentrata su un tema specifico, individua e rendiconta i dati salienti e caratterizzanti l’anno appena trascorso, consentendo, inoltre, l’attivazione di percorsi di riflessione interna volti a ridefinire le strategie per affrontare le continue trasformazioni dei servizi e del mercato.
Dal Bilancio sociale vogliamo estrapolare e presentare alcuni dati in particolare sull’inserimento e valorizzazione dei giovani. Credere e investire nei giovani, occupazione giovanile, formazione dei giovani, sono alcuni dei leitmotiv che da anni riempiono i discorsi della attualità. Ma quali sono le azioni per dare ai giovani la giusta sicurezza per intraprendere il percorso? Stages, tirocini, apprendistato o incentivi all’impresa?
CAD ha utilizzato i vari mezzi che la legislazione oggi mette a disposizione partendo da una riflessione. Innanzitutto chi sono i giovani? Sino a quale età un lavoratore si può considerare “giovane”? Ventinove anni come previsto per l’apprendistato e dagli ultimi bandi per la stabilizzazione. Pensiamo come un tetto così basso sia a assolutamente frustrante per le persone e limitante per le aziende. Diventa poi discriminante, quando detto limite di età riguardi solo gli uomini e non le donne come nel succitato bando nazionale di incentivi alla stabilizzazione.
CAD ritiene importanti le iniziative e gli incentivi per i giovani inseriti, comunque, in una valorizzazione generale delle politiche a tutela dell’occupazione e della stabilizzazione del rapporto di lavoro.
CAD si prefigge di favorire e premiare il “buon lavoro” come valore assoluto. Infatti chi opera nel sociale, sa bene come nei servizi alla persona siano utili allo stesso modo giovani e persone con esperienza, e come questo non possa ridursi a un mera valutazione di opportunità. Più che parlare di giovani con sola accezione anagrafica, quindi sarebbe auspicabile poter parlare di nuove risorse da inserire in azienda, e definirne con semplicità la modalità.
Il recente Testo Unico, e la definizione dei profili professionali sul CCNL, ha incentivato l’utilizzo del contratto di apprendistato, e in questa forma CAD ha assunto sei operatori.
Il contratto a causa mista è sicuramente una forma molto valida per l’assunzione e la formazione di persone che s’intende far crescere in azienda e tale patto vincola e responsabilizza entrambe le parti sul valore della scelta.
CAD valorizza inoltre tutti i percorsi di tirocinio formativo che, attraverso specifiche convenzioni con Scuole, Università ed enti di Formazione, vengono ospitati sui servizi. Sono momenti unici per i giovani e per l’impresa per conoscersi reciprocamente, per far comprendere la reale predisposizione di ciascuno verso tali servizi. L’accoglienza e la messa a disposizione di un operatore tutor oltre a fornire ai tirocinanti strumenti di lavoro e di conoscenza arricchisce il servizio stesso per l’apporto di novità costringendo chi vi opera ad una riflessione su se stessi, sul modo di operare e di gestire il ruolo professionale.
CAD ha inoltre attiva da anni la convenzione per l’accoglienza di Volontari del Servizio Civile Volontario Nazionale che sono inseriti preso i servizi per anziani o per disabili della nostra provincia. Tali rapporti di conoscenza hanno poi portato ad assumere in modo stabile Volontari del servizio Civile, Operatori Socio Sanitari con un precedente periodo di stage nei nostri servizi, tirocinanti del progetto PASS (progetto di inserimento lavorativo promosso dei Centri per l’impiego) e di corsi di formazione professionale. L’attenzione si è posta anche nel sostegno a quelle iniziative, promosse da pubbliche amministrazioni, per avvicinare al mondo del lavoro persone con disagio sociale.
Ricordiamo, inoltre, la positiva collaborazione con il progetto Bellacopia, che, per il 2012 ha comportato incontri di orientamento con gli allievi del Liceo Morgagni di Forlì e la successiva realizzazione di un percorso di animazione presso la Casa di Riposo P. e G. Orsi Mangelli di Forlì.
Per il 2012 inoltre è importante sottolineare la nostra adesione al progetto “I giovani centrano il lavoro” attraverso l’accoglienza di due borse lavoro individuate dalla Provincia come opportunità per ragazze frequentanti i vari Centri Giovanili di “incontrare “ il mondo produttivo. CAD infine, crede nel valore occupazionale/personale/professionale della stabilizzazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro. Solo una prospettiva di lungo periodo permette a ciascuno di investire serenamente sul proprio lavoro e la propria formazione, e permette di dare il giusto presupposto alla continuità, ingrediente base di ogni buon servizio.
Nel 2011 sono state stabilizzate 28 posizioni, e 44 posizioni nell’anno in corso.
Eugenio Biguzzi
Rosanna Francia
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