L’onniscienza a portata di mano. Chi non si è sentito così facendo una ricerca su Google di nascosto sullo smartphone mentre il nostro interlocutore citava nomi o date che non conoscevamo? Con la possibilità di navigare su Internet e accedere ai motori di ricerca praticamente in ogni momento della nostra vita questo dono dai connotati vagamente faustiani è diventato, per la prima volta nella storia dell’umanità, una possibilità reale.
L’abbassamento dei costi di connessione e la diffusione sempre più massiccia di telefoni con adeguati processori e livelli di potenza ha poi aperto la strada al video, e non è raro ormai trovare chi, sul treno o i mezzi pubblici, accede a Youtube per guardare l’ultimo video musicale di successo. Con la nuova copertura LTE (acronimo di Long Time Evolution) le velocità di download aumenteranno ancora.
Eppure tutto questo ha un costo, non tanto monetario, visti i prezzi in continuo calo dei cellulari, quanto in termini di autonomia della batteria e soprattutto di affidabilità della connessione quando si telefona. Al momento attuale la scelta per quasi tutti gli operatori è fra 3G e 2G, con un’opzione che può essere attivata comodamente su qualsiasi cellulare. Scegliendo il 3G potete scaricare molto velocemente, quasi quanto con un’ADSL.
Di contro i consumi sono più elevati e può capitare di registrare qualche caduta della linea in più, specie in treno o in automobile. Attivando il 2G la velocità è molto ridotta, ma ampiamente sufficiente per leggere le email, specialmente sui Blackberry che usano particolari tecniche di compressione lato server.
A voi la scelta. Personalmente non ho dubbi: tengo sempre la linea in 2G e quando ho bisogno di navigare sul web col telefono cambio sul 3G o, meglio ancora, mi collego attraverso il WI-FI. In questo modo riesco ad arrivare tranquillamente alla fine della giornata senza bisogno di ricaricare.
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