Obesità: una malattia cronica che si può combattere con sinergie mediche

A Forlì l’esempio della terapia occupazionale. Laboratori espressivi per una didattica al fare, nuovamente e con una diversa consapevolezza.

Grazie al successo del laboratorio di terapia occupazionale tenutosi durante l’edizione 2012 della Settimana del Buon Vivere, l’Ospedale Privato Villa Igea di Forlì può ora vantare un’attività in più per il suo Centro Obesità e Nutrizione Clinica. Abbiamo parlato con la psicologa Debora Battani il cui compito all’interno dell’equipe del Centro, è aiutare i pazienti a ‘riscoprire le proprie risorse e a riscoprirsi “capaci’ attraverso un percorso che, sondando il terreno emozionale della persona, va oltre la visibile perdita di peso.

In occasione del Buon Vivere 2012 è stato realizzato un cartellone di 240×70 cm dal titolo ‘Il Buon Vivere è’ in cui i pazienti hanno comunicato il loro pensiero attraverso varie forme d’espressione, dal dipinto con colori a dita alla poesia.

Centro Obesità e Nutrizione Clinica, Villa Igea, Forlì

Centro Obesità e Nutrizione Clinica, Villa Igea, Forlì

Quest’anno, sempre con un laboratorio durante la Settimana del Buon Vivere, la psicologa Debora Battani coglie l’occasione per riflettere sui cambiamenti avvenuti nella consapevolezza personale e sociale del paziente tra l’inizio e la fine della terapia. Le persone, solitamente affetti da obesità grave, termine con cui ci si riferisce a persone con un indice di massa corporea maggiore di 40 kg/m2, saranno protagonisti di un percorso di grande importanza. Si tratta di una riflessione attraverso il fare per cui i pazienti riacquistano la consapevolezza di essere persone non solo con un corpo, ma anche con sentimenti, ragioni e pulsioni emotive non di secondo piano.

 

A Villa Igea, questi workshop terapeutici sono all’ordine del giorno: Battani mi mostra alcuni manufatti realizzati dai pazienti, sono oggetti di vario tipo, da piccole sculture in argilla a libri in miniatura. Con felicità, la psicologa condivide con me l’esperienza di un paziente che all’inizio della terapia ammise di non sapere chi fosse e poi, verso la conclusione del suo percorso riabilitativo, disegnò un libro con tanto di segnalibro, che indicava lo stadio di comprensione a cui la persona era giunta. Sapeva fino a quel punto, il resto era ancora da scoprire.

Battani specifica che i laboratori espressivi si diversificano da ciò che si è soliti chiamare arte-terapia per il ruolo dello psicologo: mentre l’arte-terapia non prevede alcun input dato dal coordinatore dei lavori, la terapia occupazionale si caratterizza invece per l’intervento iniziale dello psicologo che propone del materiale specifico o dei temi, su cui poi lavorare.

Come suggerisce il nome, la terapia occupazionale mira alla realizzazione personale del paziente attraverso una qualche occupazione; i cosiddetti laboratori di manualità aiutano la persona affetta da obesità a rientrare in possesso della capacità di rappresentazione. Spesso, infatti, il corpo così ingombrante fa dimenticare all’individuo la propria parte più intima, emozioni e sentimenti inclusi. Non è un caso che spesso il corpo sia rappresentato dai pazienti come un enorme contenitore di dolore; la terapia occupazionale, attraverso il fare, vuole comunicare un messaggio di speranza, aiutando la persona malata a riacquisire una propria consapevolezza personale, e per utilizzare le parole della Dott.ssa Battani ‘a gestire, riconoscere e capire il proprio sé’.

Molti pazienti all’inizio del laboratorio si rappresentano come una massa d’argilla informe, poi con il passare del tempo e degli incontri, le loro composizioni creative iniziano ad avere una forma, seppur soggettiva.

Finalmente l’obesità è stata riconosciuta come malattia cronica; in questo modo si va a sfatare il mito di un disturbo legato esclusivamente alla mancanza di volontà della persona.

La malattia colpisce ogni fascia d’età, un ampio spettro d’indagine ben rappresentato dai pazienti ricoverati a  Villa Igea che vanno dai diciotto ai settant’anni. Ma ci sono anche bambini che soffrono di obesità e che a Villa Igea seguono un percorso ambulatoriale.

All’interno del contesto pluridisciplinare di questo Ospedale Privato, Debora Battani, come psicologa, mira a restituire il senso del sé a persone che, spinte a nascondersi da una vergogna sociale, finiscono per autocensurarsi.

A Villa Igea i letti di degenza occupati da queste persone sono mediamente una ventina; all’anno si contano invece intorno alle mille presenze che giungono al Centro Obesità e Nutrizione Clinica di Forlì da tutta Italia, dal momento che questo Ospedale Privato è un riferimento nazionale anche per gli operatori di questo settore.

Un paziente viene visitato presso il Centro Obesità e Nutrizione Clinica, Villa Igea.

Un paziente viene visitato presso il Centro Obesità e Nutrizione Clinica, Villa Igea.

Qui si lavora esclusivamente in equipe; il gruppo è composto da varie figure professionali interagenti tra loro che tutto vogliono essere tranne che rigide e statiche categorizzazioni di ruolo; solo per citarne alcune, l’internista, l’endocrinologo, lo psichiatra, il cardiologo, il dermatologo, il fisiatra, il dietista e lo psicologo lavorano non solo tra loro, ma anche con altre figure appartenenti ad altri reparti. Tali laboratori si realizzano ed integrano con tutte le attività riabilitative, individuali e/o di gruppo, che quotidianamente i pazienti svolgono con l’equipe.

La Dott.ssa Valeria Zaccheroni, responsabile clinico del Centro Obesità e Nutrizione Clinica di Villa Igea, fa notare che necessariamente il centro obesità si deve interfacciare con altri dipartimenti senza perdere di vista la globalita’ della persona obesa e delle sue necessità: si pensi per esempio alle potenziali difficoltà nel poter garantire una banale visita ginecologica accurata a una donna obesa. Esistono, infatti, ancora diverse mancanze nei servizi ospedalieri per cui molti strumenti non hanno la capacità di portata necessaria ai bisogni di questa tipologia di persone. Il centro di Villa Igea lavora per sopperire a questa inadeguatezza: ‘Cerchiamo di costruire qualcosa a misura in attesa che cambino le misure’, spiega la psicologa Battani.

Al centro Obesità e Nutrizione Clinica l’attenzione è focalizzata non solo a far perdere peso ai pazienti, ma anche a migliorare la loro qualità di vita.

Come ricorda Battani, l’obiettivo è offrire alla persona malata nuovi strumenti di comprensione personale, rivalutando non solo l’identità della persona, ma anche il suo posto nel mondo.

In attesa della Settimana del Buon Vivere, per ulteriori informazioni sul lavoro del reparto, si può consultare il sito dell’Ospedale Privato Villa Igea: curaobesitaforli.it

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Elena Dolcini

Sono nata a Forlì 31 anni fa; dopo la laurea ho viaggiato molto, una passione che continuo a coltivare. Mi interesso di filosofia e arte, due argomenti di cui mi piace parlare, discutere e scrivere. Dedico questo blog a temi che possano attivare un dibattito, nella speranza di creare un ponte tra un pubblico locale e uno più vasto.