Serve un progetto di sostegno reale alle famiglie, sia a livello fiscale sia a livello valoriale, che riconosca, come recita la Costituzione italiana (art. 29), un ruolo fondamentale a questa istituzione fondata sul matrimonio, che di fatto è il primo baluardo di valori e primo nucleo sociale, vitale per la formazione di ogni essere umano: questo è il messaggio, chiaro e forte, scaturito dal convegno “Famiglia, soggetto sociale e risorsa per la società”, svoltosi venerdì 8 novembre a Forlì, per iniziativa del coordinamento provinciale di Scelta Civica.
L’evento, a cui hanno partecipato anche l’on. Mario Sberna e l’on. Bruno Molea, ha ribadito l’impegno di Scelta Civica nel campo delle politiche famigliari, rimarcando l’assoluta priorità di un’attenzione diffusa verso la famiglia, specie in questo periodo di crisi, dove la famiglia stessa è stata, ed è tuttora, il primo e più valido ammortizzatore sociale di fronte alle oggettive difficoltà in cui vive la società italiana.
“Riteniamo – spiega Gigi Mattarelli, organizzatore dell’evento – che a livello nazionale sia necessario un ministero per la famiglia e che si prenda in seria considerazione la proposta “Fattore Famiglia”, che inserisce concetti innovativi per la definizione della tassazione e, finalmente, propone soluzioni contributive che non penalizzino le famiglie numerose. Oggi – e lo ha ribadito con forza l’amico Mario Sberna nel corso del nostro convegno – fare figli non è affatto un valore per l’intera società, ma un fatto del tutto privato, la cui gestione è totalmente delegata alle risorse della famiglia stessa: questa è una tendenza da capovolgere, in quanto ogni figlio che nasce è un bene prezioso per tutta la società. Ritengo che su questi temi sia necessario aprire un dibattito franco anche a livello locale, dove, anche se negli ultimi 15 anni si è sviluppato un flebile interesse per le politiche famigliari, è necessario intraprendere con più forza e in via prioritaria un processo di attenzione alla famiglia, che superi le ideologie e che si concretizzi in azioni di sostegno significative e sostanziali, magari anche con l’stituzione di un assessorato alla famiglia.
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