La crisi strutturale e occupazionale del settore edile e della connessa filiera a livello regionale e nazionale coinvolge pesantemente la cooperazione di produzione e lavoro in Emilia Romagna con circa 290 imprese cooperative e quasi 16.500 occupati, di cui 5.000 a oggi beneficiano di ammortizzatori sociali. La ricerca di soluzioni per aiutare le imprese a uscire da questa situazione ha portato all’approvazione di un accordo quadro che ha come firmatari Regione, Alleanza delle cooperative, Cgil, Cisl e UIL. «Le premesse dell’accordo – commenta il responsabile di settore per Legacoop Romagna Valeriano Solaroli – sono che gli investimenti negli ultimi sette anni sono diminuiti del 32 per cento, con punte del 60 per cento nelle nuove costruzioni. E che nei prossimi anni rimarranno stabili».
Le azioni da mettere in campo sono di diverso tipo, a cominciare dalla riorganizzazione delle cooperative della filiera con aggregazioni d’imprese su scala regionale e/o sovraregionale, anche con nascita di nuovi soggetti imprenditoriali new-co, start up, etc., che producano accorpamenti di specializzazione (per esempio i produttori di infissi). Tali aggregazioni dovranno rafforzare la capacità competitiva e la presenza in nuovi mercati, tra cui il restauro dei centri storici, la rigenerazione urbana e la difesa del territorio. Servono poi politiche d’internazionalizzazione, supportate anche dalla legge regionale n. 14/2014, mentre ai nuovi soggetti con progetti industriali rigorosi ed equilibrati dal punto di vista economico e finanziario, va dato un aiuto per l’accesso al credito e per la patrimonializzazione anche col sostegno delle Istituzioni regionali.
Va poi studiato un piano di ammortizzatori sociali che sostenga la riqualificazione professionale dei lavoratori, così come promosse politiche attive del lavoro e formazione per gli esuberi. Infine, la Regione e le parti sottoscrittrici dell’accordo hanno deciso di richiedere la convocazione di un Tavolo tecnico al Ministero dello Sviluppo Economico congiuntamente al Ministero del Lavoro, per definire un piano di ammortizzatori che sostenga il processo di ristrutturazione del settore, salvaguardando i livelli occupazionali e le idonee tutele sociali.
Valdes Onofri e Elena Zannoni, insieme a Solaroli responsabili del settore Produzione e lavoro di Legacoop Romagna, spiegano che «abbiamo accolto favorevolmente questa proposta di aiutare le cooperative edili perché, cosa interessante per noi, è in grado di intervenire anche su imprese di settori collaterali, come gli infissi, l’impiantistica, il condizionamento ecc. L’accordo ha un senso perché mette a disposizione risorse effettive per processi di razionalizzazione». In sostanza, il piano d’intervento sosterrà la nascita di imprese più flessibili e con competenze nuove in grado di rispondere alle mutate esigenze del settore. (P.P.)
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