È finito il renzismo? Non lo so. Però non credo che il messere di Firenze sia già una stella cadente. Anche se dalle ultime tornate elettorali non ne è uscito benissimo. La cosa, comunque, non mi toglierebbe il sonno. Non sono mai stato renziano e difficilmente lo sarò in futuro. Però continuò a considerarlo il male minore. Quindi mi auguro che continui a governare per portare a casa qualche riforma, in particolare quelle delle quali il paese ha un grande bisogno.
Quello che mi preoccupa di più è il successo del centro destra. Non tanto per il populismo destroide di Salvini, per l’antieuropeismo (resto dell’idea che in Europa dobbiamo starci, ma cambiando le cose), o per la mancanza di un programma convincente. Quello che non mi convince del centro destra è la macedonia che sono costretti a fare. In questo momento Berlusconi, Salvini e soci per avere speranze di vittoria sono costretti ad allearsi creando una colazione in cui ci stanno dentro tutti. Ma l’esperienza (Berlusconi, ma anche Prodi) insegna che quelli sono assembramenti che favoriscono solo una cosa: l’immobilismo. Situazione della quale il paese non ha bisogno. Resto dell’idea che il governo (a qualsiasi livello) debba fare delle scelte. È però indispensabile che ci arrivi dopo una sintesi nata dopo un ampio confronto. Invece le maxi coalizioni sono destinate ad avere problemi. Quello che adesso sta succedendo nel Pd non è niente.
Altro interrogativo che si apre dopo l’ultima tornata elettorale è legato alla collocazione del partito. Si vince al centro, a destra o a sinistra?
Innanzitutto va precisato che domenica (nel secondo turno delle amministrative) ha pesato molto il fattore immigrazione. Quindi hanno pagato le proposte più populiste. Del resto, in particolare su certi temi, è sempre più facile parlare alla pancia delle persone. Se poi la parte avversa è in difficoltà è ancora più facile affondare. Il problema è che con le proposte populiste si conquistano voti, ma poi si faticherebbe a metterle in atto. Ed alcune (tipo cancelliamo Schengen) sarebbero addirittura controproducenti.
Per questo resto dell’idea che è necessaria una proposta moderata. L’obiettivo principale di un politico deve essere quello di creare ricchezza e redistribuirla nel modo più equo possibile. Non se se questo sia di centro, di sinistra o di destra. Personalmente la ritengo la filosofia socialdemocratica. Di sicuro a sarebbe una proposta di buon senso. Quella caratteristica che nel panorama politico italiano sta diventando un elemento quasi in estinzione. Al punto tale che rischia di diventare una sorta di riserva del Wwf.
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