ALPHABET CITY ANNI ’80 di Rosetta Savelli

Tuttavia New York in quegli anni, non era solo malattia o morte, era innanzitutto vita, un'esplosione di vita palpitante e prorompente che si respirava freneticamente in ogni angolo della città. Nei musei, nelle mostre, nelle discoteche e lungo le Avenue della Grande Mela. Fifth Avenue.La Quinta Strada è una tra le più note arterie di New York, nel centro del bourgh di Manhattan, affiancata da eleganti edifici con vista sul parco impreziosita da residenze storiche e da musei.

 

Questo era quanto si narrava sulle scene del musical “Rent“ in Broadway che coincideva anche con quanto si stava vivendo in quegli anni fra la new generation newyorkese.

Questo era quanto anche Celeste e l’amica si ritrovarono a vivere dentro la Grande Mela, in mezzo all’arte, all’estro, alla trasgressione.

Gli anni erano quelli e il clima era quello.

Celeste e l’amica ad Alphabet City, in un postaccio malfamato e malfamante si fermarono solo per poche notti, per decidere infine di rientrare sotto il tetto dell’ amica Joyce, certamente meno eccittante ma anche più sicuro e rassicurante.

Non era comunque esente o al ripare dal clima che si viveva e si respirava in quegli anni sotto la splendida skyline sull’ Hudson river.

Anche fuori da Alphabet City si parlava e si sentiva parlare di Aids.

C’era una ragazza che come il personaggio di April nel Musical “Rent “ era particolarmente preoccupata di questa nuova piaga ma si sentiva a sua volta al riparo da danni irreparabili, perché affermava con orgoglio e con amore, di avere sempre amato solo lui che era il suo ragazzo. Ignara ed inconsapevole che la pugnalata alle spalle sarebbe potuta arrivare proprio da quel suo unico e intenso amore. E infatti fu così, perchè lui, a sua volta inconsapevole, dopo essersi fatto per lungo tempo in vena, contrasse l’ Hiv.

Morì prima lei e poi morì anche lui. Storie simili a questa non erano rare.

Inoltre negli anni ’80 anche le cure terapeutiche erano più violente e più invasive, oggi gli interventi terapeutici possono curare con maggiore tollerenza e rispetto, tuttavia questa malattia è ancora oggi inguaribile.

Si pensa che questa sindrome abbia avuto origine nell’Africa sub-sahariana in seguito alla mutazione di un retrovirus animale, forse dalla scimmia che nel secolo scorso fu trasmesso alla popolazione umana, provocando poi una epidemia globale.

Attualmente questa piaga, molto estesa nel mondo, miete innumerevoli vittime anche se nei giorni nostri la malattia è più conoscibile e contrallabile. L’Aids si manifesta tramite una deplessione ossia una diminuzione dei “linfociti T“ che deriva dalla infezione con virus Hiv-1 o Hiv-2 e che può creare anche l’insorgenza di tumori. L’infezione virale provoca la comparsa di uno stato infiammatorio cronico che si risolve in un decifit funzionale e quantitativo del sistema immunitario. L’evento centrale nella patogenesi dell’ infezione da Hiv è l’interessamento della linea linfocitaria. Sebbene una risposta immune terapeutica particolarmente forte possa essere utile per controllare la replicazione virale, il mantenimento di un tale stato nel corso del tempo, può portare ad un progressivo esaurimento e alla replicazione della deplezione cellulare.

Creando così alla lunga, un vicolo cieco che è ancora mortale.

Negli anni ‘ 80 tutto questo era sconosciuto ai più e le conseguenze si scoprivano, si vivevano e si pagavano sulla propria pelle.

Questa sorte nera e oscura coinvolse molti giovani e molti di loro pagarono con la propria vita. Celeste per i suoi occasionali e sporadici trip usò, come passaporto, solo e sempre il naso e mai le vene, evitando in questo modo di coinvolgere direttamente il sangue che è la preda più facile per l’insaziabile virus dell’ Hiv.

Tuttavia New York in quegli anni, non era solo malattia o morte, era innanzitutto vita, un’esplosione di vita palpitante e prorompente che si respirava freneticamente in ogni angolo della città.

Nei musei, nelle mostre, nelle discoteche e lungo le Avenue della Grande Mela.

Fifth Avenue.La Quinta Strada è una tra le più note arterie di New York, nel centro del bourgh di Manhattan, affiancata da eleganti edifici con vista sul parco impreziosita da residenze storiche e da musei.

E’ il simbolo più profondo della riccheza di New York.

Tratto da :. CELESTE (Da qui a Hollywood la strada è breve)

pag. 76 / pag. 77

di Rosetta Savelli

http://www.amazon.it/CELESTE-Rosetta-Savelli-HOLLYWOOD-STRADA-ebook/dp/B00IA7J5K6

ALPHABET CITY ANNI '80  di Rosetta Savelli

ALPHABET CITY ANNI ’80 di Rosetta Savelli

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2 ottobre 2015

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Rosetta Savelli

La scrittrice Rosetta Savelli coltiva da sempre l'amore per la Musica, la Letteratura e l' Arte in tutte le sue espressioni. Ha pubblicato quattro libri: un racconto , una raccolta di poesie e due romanzi. Ha partecipato a numerosi Concorsi Letterari, sia nazionali che internazionali ottenendo riconoscimenti e pubblicazioni. E' inoltre presente in una ventina di antologie letterarie, sia di prosa che di poesia. Ha pubblicato racconti su riviste specializzate di Arte e Letteratura. Ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche ed ha intervistato noti personaggi della Cultura e dello Spettacolo. Rosetta Savelli è una donna libera ,che vive in modo autonomo ed indipendente rispetto alle convenzioni, sia sociali che individuali e considera la vita come un'incessante e complessa ricerca di ciò che è giusto e di ciò che è vero. E' una donna che considera la ricerca sempre come prioritaria alla certezza e che vive in modo coerente rispetto ai propri pensieri. Il suo romanzo "La Primavera di Giulia" è stato pubblicato dal Ponte Vecchio in Cesena nel 2006. Il racconto "Iris e Dintorni" e la raccolta di poesie "Le Magie che mi soffiano lontano" sono stati pubblicati nel 2002 dalla Firenze Libri e sono stati presentati alla 55° Fiera del Libro di Francoforte nel 2003, inseriti nel volume antologico "White Land L' Autore". Nel 2009 ha partecipato al Premio Letterario Firenze per le Culture di Pace, dedicato a Tiziano Terzani ed è stata inserita nel volume antologico "Racconti per la Pace" con il racconto "Il Mondo nella piazza davanti a casa mia". Con il racconto "Rendere e non finire " pubblicato sul quotidiano indipendente online "La Voce D' Italia" ha partecipato al Premio Giornalistico Nazionale "Natale UCSI 2006". Nel 2012 ha partecipato ed è stata premiata al xx° Concorso Letterario Internazionale A.L.I.A.S.- Associazione Letteraria Scrittori Italo Australiani, ottenendo il 2° posto con la poesia "La Torre Campanara ed il Castello" e la menzione di merito per la sezione narrativa con il racconto "La Corda di Carbonio". Ha scritto molti articoli per la rivista multiculturale indipendente “Horizon Literary Contemporary” con sede in Bucharest e diramata poi nel mondo. Scrive inoltre articoli per diversi Magazine online. E' stata fra i tre vincitori all'evento Turboblogging per Aster- Rete di Alta Tecnologia dell'Emilia Romagna presso il CNR in Bologna nel giugno 2013. Nel 2014 ha partecipato al Concorso Big Jump con il suo ultimo romanzo pubblicato in Amazon “Celeste (Da qui a Hollywood la strada è breve)” risultando 15° fra 220 concorrenti. Nel 2014 ha iniziato la collaborazione con la Rivista Juliet Art Magazine – prestigiosa Rivista di Arte Contemporanea e di Avanguardia con una rubrica propria. Nella 2° edizione dell'evento Turboblogging promosso da Aster- CNR Bologna, nel 2014, si è classificata nuovamente tra i vincitori, ottenendo come premio di fare parte per una settimana della Redazione di Radio Città del Capo a Bologna, nel mese di aprile 2015. Nel mese di ottobre 2015 Rosetta Savelli ha vinto il III° Premio alla V° Edizione del Premio Kafka Italia 2015 in Gorizia, presso Kulturni C Lojze Bratuž, con il Racconto “Iris e Dintorni” edito nel 2003 dalla Firenze Libri . Nel mese di aprile 2017 Rosetta Savelli insieme all'artista Daniele Miglietta ha vinto il Premio della Critica in occasione della I°Edizione del Concorso online “Poesia a Colori” - Dall'incontro di due artisti le parole si colorano. Indetto dall'Associazione Arte per Amore, sotto la Presidenza di Barbara Benedetti. Rosetta Savelli ha partecipato con la poesia “Se sei donna ti diranno che ti manca” abbinata all'opera pittorica di Daniele Miglietta “Sleeping on flowers”. Collabora con la rivista di arte contemporanea "Juliet art magazine" con sede a Muggia (Trieste) e diretta da Roberto Vidali. Collaborazione nata nell'anno 2014 e tutt'ora in atto. 

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