La ripresa dell’export traina anche le destinazioni di affari. «Ma il turismo di massa stenta ancora» dice il direttore dell'agenzia viaggi La Trottola, Loris Guardigli
L’andamento dei viaggi è considerato tradizionalmente un indicatore non convenzionale della fiducia dei consumatori. Ovvero si viaggia di più se c’è più tranquillità nel futuro. Si parla da più parti di ripresa, ma il mercato del turismo di massa ancora non la vede. Ce lo spiega Loris Guardigli, direttore dell’agenzia viaggi La Trottola: «Qualche segnale positivo c’è – racconta – ma la grande mole dei consumatori non se n’è accorta. Diverso il discorso se parliamo del mercato “business” e delle aziende, che dopo la pausa estiva hanno incrementato la loro attività di biglietteria verso l’estero».
A conferma che è l’export a fare riprendere un po’ di fiato all’economia. Una ventina di addetti, tre filiali (due a Forlì e una a Rimini, presso Le Befane, molto apprezzata per l’incoming), La Trottola è associata a Legacoop Romagna e rappresenta un punto di riferimento sicuro per tutto il mercato delle vacanze.
«I dati sull’estate appena trascorsa – continua Guardigli – premiano l’Italia. I villaggi sono andati benissimo anche in Sicilia e Sardegna, che erano diventate destinazioni un po’ sotto tono. Ma teniamo presente che tutta l’Europa è andata meglio perché quasi tutte le destinazioni del Mediterraneo sono state off-limits per motivi geopolitici, inclusa la Turchia. Persino la Grecia si era fermata, perché la gente era spaventata dalle notizie di cronaca».
Gli elementi di incertezza dello scenario internazionale fanno propendere sempre di più i viaggiatori verso l’agenzia tradizionale. Il tempo delle offerte straordinarie sul web e sui motori di ricerca sembra tramontato. «Ormai tutti hanno avuti una disavventura legata alle app o ai sistemi di prenotazione online. Quando si parla di un paio di notti in hotel il gioco può valere la candela, ma per prodotti turistici più strutturati e vacanze che coinvolgono i bambini, le famiglie hanno imparato che è meglio ridurre al minimo il rischio di sorprese».
Anche per viaggiare in Italia? Soprattutto, verrebbe da dire ascoltando i “racconti dell’orrore” degli operatori, che spesso per prenotare una semplice guida devono affrontare veri e propri tour de force burocratici.
«In questo senso molti potrebbero imparare dalla Romagna, dove c’è una tradizione di accoglienza e servizi per il turista che ha poco da invidiare a destinazioni ben più blasonate», dice Guardigli con un pizzico di campanlisimo. Infine un consiglio per le vacanze di Natale: «Per chi ama il caldo, è tornato di moda l’Oceano indiano, in particolare le Maldive. Ma bisogna prenotare in fretta…».
www.trottolaviaggi.it
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