Il progetto di ricerca denominato “Predappio Europa” è oggetto di un’intensa fase di studio all’interno della prospettiva promossa dall’amministrazione comunale di Predappio (guidata dal Sindaco Giorgio Frassineti), per un futuro riutilizzo dell’ex-Casa del Fascio e dell’Ospitalità, con l’obiettivo di far diventare questo importante contenitore uno dei poli strategici per lo sviluppo culturale del territorio, con particolare riferimento alla storia del ventennio fascista.
Il percorso di studio, cofinanziato dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che ha già destinato anche altre ingenti risorse per la fase esecutiva del progetto, ha già visto realizzate diverse attività, quali la ricerca storico-architettonica (condotta dal Prof. Ulisse Tramonti), il programma di valorizzazione per il riuso della struttura (curato dal Dott. Carlo Giunchi), la redazione di linee guida per la realizzazione dell’esposizione storica permanente (da posizionare all’interno della Casa del Fascio), le convenzioni con la stessa Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì (per il cofinanziamento dell’intervento) e con l’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri-Emilia-Romagna (per la progettazione scientifica e museografica dell’esposizione).
Il concetto condiviso da tutti gli attori in campo è certamente quello di inquadrare il progetto in un contesto europeo, visto il crescente interesse, anche mediatico, che si sta concentrando su Predappio e sulle vicende legate al Ventennio. L’ottica è quella di andare oltre alla semplice divulgazione e puntare a reti culturali internazionali con paesi stranieri, teatro in passato di esperienze totalitarie, al fine di una corretta individuazione del rapporto fra la memoria, la lettura storica di tali eventi e la loro rappresentazione museale.
Il progetto di ricerca, per il quale ultimamente si è aggiunto un significativo finanziamento biennale di Ser.In.Ar. per complessivi 36.000 euro, punta essenzialmente a due obiettivi: innanzitutto un’indagine dei temi evidenziati in alcuni paesi europei, con storie di totalitarismo molto differenziate fra loro, con particolare riferimento alle gestioni delle dittature ed al passaggio alle successive fasi democratiche (attività che sarà coordinata da Alberto De Bernardi, docente dell’Università di Bologna), in secondo luogo la definizione dell’organismo gestionale del Centro di Predappio (identificato in una Fondazione) e l’individuazione dei partner istituzionali che dovranno farne parte, azione che verrà curata da Carlo Giunchi, autore del progetto culturale di riuso della ex Casa del Fascio.
Il progetto di ricerca “Predappio Europa” sarà presentato anche nel corso di un convegno internazionale previsto a Predappio il prossimo 9 e 10 dicembre. L’evento, dedicato al modo in cui il fascismo è stato raccontato, trasmesso, reso accessibile alla società italiana nelle diverse fasi della storia della Repubblica, al di là della produzione storiografica in senso stretto, è proposto dall’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri Emilia-Romagna e dall’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione (INSMLI), con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.
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