Incontro tra cultura occidentale e orientale per generare nuove opportunità per la Salute

«Intendiamo favorire e intensificare scambi culturali tra il mondo della ricerca scientifica italiana, cinese e la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), con l’obiettivo principale di identificare nuove opportunità relativamente alle scoperte dei settori che pertengono – in senso lato – al mondo della Salute. Integrare scibili diversi e, per certi versi, distanti richiede un atto di umiltà e un atteggiamento di ascolto. Questo è il clima che si respira nel contesto internazionale dell’Associazione».

Il ricercatore cesenate Matteo Micucci è entrato a fare parte del consiglio medico-scientifico dell’Associazione Nazionale Italiana della Medicina Tradizionale Cinese, presieduta dal Dottor Chunbiao Guo (*). L’Associazione racchiude molti esperti nelle varie discipline e si pone, tra gli altri, lo scopo di diffondere il sapere medico della Cina in Italia. 

«Ho accolto con entusiasmo l’invito a far parte di questa associazione che raccoglie moltissimi colleghi provenienti da molte parti del mondo. Ricerchiamo dei punti di contatto, sul terreno scientifico, con la cultura medica cinese svolgendo una grande opera di integrazione. Intendiamo favorire e intensificare scambi culturali tra il mondo della ricerca scientifica italiana, cinese e la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), con l’obiettivo principale di identificare nuove opportunità relativamente alle scoperte dei settori che pertengono – in senso lato – al mondo della Salute. Integrare scibili diversi e, per certi versi, distanti richiede un atto di umiltà e un atteggiamento di ascolto. Questo è il clima che si respira nel contesto internazionale dell’Associazione». 

«Siamo consapevoli che la pubblicazione scientifica serve per mettere davanti a noi l’impronta stabile di una realtà in processo. Stabiliti i metodi, applicandoli in maniera rigorosa è possibile perfezionare ciò che già è stato realizzato. Così si è assistito, negli ultimi anni, ad un’evoluzione del paradigma “one molecule one target” a “multicomponents-multitarget”. Significa che abbiamo compreso che molte patologie sono il prodotto dell’alterazione di una molteplicità di network molecolari e le ipotesi di intervento prevedono l’abilità delle sostanze studiate di influenzare questi sistemi. Lo studio dei fitocomplessi, tipicamente utilizzati nella MTC, e dei loro effetti sull’organismo si inquadra bene nel contesto di questo paradigma e può fornire ulteriori strumenti potenzialmente utili per la nostra salute». Il dottor Chunbiao Guo è Chief Doctor integrated Chinese and western medicine -Master and PhD course in Chinese medicine at the Nanjing University of Chinese medicine.

(*) Il dottor Chunbiao Guo è Chief Doctor integrated Chinese and western medicine -Master and PhD course in Chinese medicine at the Nanjing University of Chinese medicine.

Questo post è stato letto 94 volte

Commenti Facebook
Avatar photo

Romagnapost.it

Le notizie più interessanti, curiose e divertenti prese da Internet e pubblicate su Romagnapost.it. A cura dello staff di Tribucoop.