Mercatino al Foro. Pro e contro

Si ragiona se farlo anche un terzo giorno, ma non sarà facile. Non dovrebbe essere un grosso problema la concorrenza con i banchi di via IV Novembre. C'è spazio per tutti

Dunque, al Foro Annonario tornerà il mercatino degli agricoltori. Il farmer’s market, come dicono quelli che parlano bene. Finalmente, verrebbe da dire.

 

Sul foro era stato fatto un errore commercialmente grave: dopo aver snaturato la vecchia struttura era stata creata una soluzione senza identità, senza anima. Difficilmente poteva funzionare. E così è stato.

 

Adesso si cerca di porre rimedio tornando al passato, al mercatino degli agricoltori. Ovvero la natura originale di quella struttura. L’idea è buona. Non lo dico adesso, ma lo sostenevo anche in passato quando scrivevo che si sarebbe dovuto fare un accordo con chi c’era all’Interno. Non fu possibile per colpa di tutti. Ci furono rigidità da entrambe le parti.

Poi il foro non è decollato, anche se qualcosina comincia a muoversi. Il Conad lavora bene e sta raggiungendo gli obiettivi che si era prefisso. Anche il negozio di Agrintesa cresce e abbastanza bene. In marzo ha fatto il record di fatturato. Ma è una goccia nel mare.

 

L’ulteriore crescita può arrivare dal mercatino degli agricoltori. Si tratta di circa quindici banchi. Per ora ci saranno il mercoledì e il sabato, in concomitanza col mercato. Si ragiona anche su un terzo giorno, ma non sarà facile in quanto i produttori hanno anche dei poderi da lavorare.

 

C’è poi il problema della concorrenza con il mercatino di via IV Novembre, quello di fronte al Caps. Così a naso, l’impressione è che le due strutture possano coesistere. La richiesta è sufficiente per entrambe. Del resto non è certo una novità il fatto che i consumatori siano sempre più alla ricerca di prodotti  a chilometro zero. Non a caso sono in continuo aumento i coltivatori che vendono direttamente nella propria abitazione.

Inoltre l’offerta di via IV Novembre è più variegata. Ci sono produttori di pane (tre), formaggi, carni. Insomma, una proposta agroalimentare a tutto tondo. Resta da capire poi se quel sito continuerà ad essere garantito anche per il futuro e, nel caso venga tolto, dove sarà spostato. Secondo qualcuno sono potenziali inquilini di piazza della Libertà. Ma è presto per parlarne.



Il foro annonario invece non si potrà fermare al mercatino dei produttori. Qualcosa d’altro dovrà aggiungere. Sia per riempire le mattine vuote che per quanto riguarda il pomeriggio. Essendo un contenitore nuovo e con una piazza importante si presterebbe molto bene a essere uno spazio che funga da punto di incontro preserale. Qualcosa di molto simile al chiosco dei Giardini Savelli. Nulla però viene per caso. Oltre all’idea serve anche un accordo con chi è professionalmente preparato. Improvvisare potrebbe avere effetti catastrofici.

 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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