Il turismo romagnolo che pensa a fare bene

In vacanza senza dimenticare l’impatto sull’ambiente e le persone: anche il segmento balneare, storicamente vocato ai numeri di massa, risponde all’appello dell’Anno mondiale del Turismo sostenibile. Gli stabilimenti romagnoli si confermano da sempre tra i più attenti alla responsabilità sociale

Parola d’ordine: sostenibilità. In un’estate 2017 iniziata sotto i migliori auspici meteorologici, anche il segmento balneare – storicamente quello più di massa – risponde all’appello dell’Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, ovvero un viaggiare a basso impatto ambientale e attento al sociale. Sono diverse le iniziative messe in campo dalle cooperative dei bagnini della riviera romagnola per rendere fruibile in maniera più innovativa l’arenile e contribuire a proteggere il mare.

 

A Cesenatico, ad esempio, la Coop Bagnini presieduta da Simone Battistoni ha vinto quest’anno il bando per la gestione della “Zona Cesarini”, la spiaggia libera fra Valverde e Villamarina. «Una spiaggia che noi chiamiamo liberissima – spiega Battistoni – con 20 tende ombreggianti, due campi da beach volley che vengono annaffiati ogni ora, l’area “dog”, wi-fi, due tablet e una poltroncina da bagno per disabili, oltre naturalmente al servizio di salvataggio e di pulizia. La gestione della spiaggia libera non è remunerativa, ma rientra nella serie di iniziative realizzate o sostenute dalla nostra cooperativa a beneficio della collettività, come i due casotti di pronto soccorso, i concerti gratuiti all’alba sulla sabbia, le tende artistiche e gli eventi. Parliamo di 200mila euro investiti ogni anno».
La Cooperativa Bagnini Rimini sud è invece impegnata con una ventina di associazioni e categorie nella neonata Consulta per il mare pulito, promossa dalla Fondazione Cetacea nell’ambito del progetto europeo Clean Sea Life. «Il 10 giugno – racconta Mauro Vanni, presidente della cooperativa – abbiamo partecipato alla giornata dedicata alla pulizia di mare, fiume, fondali, porto e spiagge. Abbiamo coinvolto cittadini e turisti per pulire la spiaggia libera del porto, mostrando come con il nostro lavoro siamo impegnati nella tutela dell’arenile, e abbiamo sensibilizzato il pubblico sui comportamenti quotidiani che non danneggiano il mare».


Spiaggia sostenibile significa anche spiaggia accessibile. Ha già compiuto 10 anni il progetto “Un bagnino per amico” della Cooperativa bagnini di Cervia, che in collaborazione con la cooperativa Fisioequipe rende l’arenile e il mare totalmente fruibili anche alle persone con disabilità. «Si tratta di un progetto di avanguardia per il turismo – sottolinea il consigliere Danilo Piraccini – che non solo prevede una ventina di poltrone anfibie brevettate per la spiaggia e per il mare, ma mette anche a disposizione un team di fisioterapisti qualificati per assistere i disabili e aiutarli a fare il bagno in totale sicurezza. Il servizio è gratuito e prenotabile in qualsiasi momento al numero verde della cooperativa. Sono migliaia i turisti che in questi anni hanno utilizzato il servizio».

Attenzioni, innovazioni e servizi che contribuiscono a mantenere la riviera romagnola tra le mete preferite dai vacanzieri.
«Le cooperative bagnini forniscono alla collettività un servizio di salvataggio eccellente, attraverso un’esperienza decennale, formazione continua, investimenti in dotazioni d’avanguardia, grande spirito di squadra e collaborazione con gli enti pubblici», ricorda Stefano Patrizi, responsabile Balneazione di Legacoop Romagna. «I turisti hanno la garanzia di servizi all’avanguardia e tutti, dai più piccoli agli anziani, possono fruire della spiaggia e del mare in tranquillità. Il meteo, comunque ha fatto partire la stagione 2017 molto bene».

Previsioni confermate dai responsabili delle cooperative bagnini: «La riviera, quando il tempo è bello, resta una delle mete più ambite – commenta Vanni – e con queste premesse la stagione si annuncia ottima». «Rispetto al giugno 2016, particolarmente piovoso, l’estate è iniziata bene – fa eco Piraccini – se il trend viene mantenuto dovrebbe essere una stagione di grande soddisfazione come presenze».

ECOTURISMO, REALTÀ IN CRESCITA

Escursionismo, osservazione degli animali, visite naturalistiche, magari in bicicletta o in battello elettrico, degustando prodotti tipici e dormendo in strutture integrate nel territorio. L’ecoturismo è un segmento in crescita anche in Romagna, dove la cooperativa Atlantide gestisce le visite ad una ventina di parchi tematici, dalla diga di Ridracoli alla salina di Cervia, dalla Casa delle farfalle di Milano Marittima al Museo della Preistoria a San Lazzaro. Strutture che registrano ogni anno 400mila ingressi che si traducono in 4-5mila presenze turistiche nei rispettivi territori, dove la cooperativa gestisce anche alcune strutture ricettive. Il 60% del fatturato di Atlantide (complessivamente oltre 3 milioni di euro) arriva proprio dal circuito dell’ecoturismo, la restante parte dall’educazione ambientale e dal turismo scolastico. «Lavoriamo in una nicchia in crescita – spiega Andrea Quadrifoglio, presidente della cooperativa attiva da 27 anni – non un semplice corollario del turismo balneare, ma un segmento a sé. L’ecoturista è molto esigente, attento alla mobilità sostenibile, all’enogastronomia tipica, a servizi di qualità. Quest’anno siamo partiti bene, anche grazie ai ponti e alla Pasqua abbiamo registrato un’affluenza superiore allo scorso anno, circa il 15-20% in più in questi primi sei mesi». Il 2017 è anche l’Anno dei Borghi indetto dal Mibact, ricorda Massimo Gottifredi, responsabile nazionale Legacoop Turismo. «Una grande opportunità per fare conoscere tradizioni, cultura, eccellenze enogastronomiche e ospitalità di alcuni dei luoghi più belli del territorio romagnolo, come quelli aderenti ai circuiti dei Borghi Autentici e dei Borghi più belli d’Italia, i borghi Bandiera Arancione e i Gioielli d’Italia. Come cooperazione abbiamo inoltre seguito il progetto “I Borghi del Cuore”, a sostegno dei paesi colpiti dal sisma in Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche».
La domanda di natura, esperienze ed emozioni sta aumentando, in particolare da parte dei turisti con maggiore capacità di spesa, conferma Claudio Passuti, direttore generale di Robintur. «Nell’ambito del turismo emozionale ed esperienziale si apre un ampio ventaglio di opportunità, dove l’enogastronomia, la cultura, la sostenibilità e servizi accurati hanno un ruolo fondamentale».

a cura di Giorgia Gianni ARTICOLO TRATTO DAL n.6/2017 DELLA ROMAGNA COOPERATIVA

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Fucina 798

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