È sempre stato un loro cavallo di battaglia. Ora chiedono un piano organico sulla sicurezza
Il Comune fa partire il progetto del controllo di vicinato e i Libdem si dicono soddisfatti. E a ragione, in quanto è un loro cavallo di battaglia da tempo. Questo il documento.
Siamo lieti di apprendere dalla stampa che l’amministrazione comunale ha finalmente deciso di far partire il progetto “Controllo di Vicinato”, dopo ripetute ed inspiegabili titubanze.
Già da anni, come Liberaldemocratici per Cesena, abbiamo presentato questa soluzione come uno strumento efficace di deterrenza da inserire in un più vasto piano per la sicurezza cittadina, piano che dovrebbe essere (assieme a un assessorato per la sicurezza) uno dei principali punti del programma elettorale di una forza politica alle prossime elezioni amministrative.
Il controllo di vicinato non sarà sicuramente una panacea di tutti i mali ma, date le esperienze consolidate di alcuni comuni (si pensi a quello di Cervia a pochi chilometri da Cesena), è sicuramente uno strumento che porta a dei risultati rapidi e considerevoli se ben integrato ad altre soluzioni per la sicurezza territoriale.
A tal proposito, ricordiamo che a maggio è stato inaugurato il centro di monitoraggio presso la nuova sede della Polizia Municipale, centro che sarà collegato al complesso sistema di videosorveglianza alla rete Man di futura realizzazione. Sarebbe interessante avere qualche dettaglio sull’operatività di tale centro, su come possa supportare il controllo di vicinato e come imprese e privati possano collegare i loro sistemi di videosorveglianza a quello comunale di prossima realizzazione.
In attesa poi che il governo mandi nuove risorse per incrementare il numero di agenti delle forze dell’ordine del nostro comune, quale può essere il ruolo della Polizia Municipale nell’ambito del presidio del territorio? Nel caso del controllo di vicinato, avrà un ruolo solo formativo, di coordinamento e di ricezione delle denunce o potrà essere impiegata per la costituzione di team di supporto come “poliziotti di quartiere” o “team anti degrado”(in questo caso si pensi ai comuni della riviera come quelli di Cesenatico e Cervia)?
Perché il controllo di vicinato possa essere impiegato al meglio, e affinchè la nostra città possa tornare ad essere quell’ “oasi felice” che era un tempo, occorre dare risposta a queste domande definendo in maniera precisa e chiara il piano per la sicurezza cittadina.
Dal momento che lo stesso Sindaco ammette l’errore di aver distinto tra percezione e realtà (una piccola grande soddisfazione per chi come noi si è sentito più volte accusato di alimentare inutile allarmismo), il tempo delle chiacchiere e dei tentennamenti è finito, è tempo di decidere. Maggio 2019 è già domani.
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