Il Cesena ricevuto in Comune per brindare a un successo che nell'estate di un anno fa non era per nulla scontata
Certo, festeggiare la promozione in serie A può sembrare tutta un’altra cosa. E l’attuale sindaco ne ha festeggiate due. Entrambe targate Bisoli. Può sembrare strano ma nessuna delle due è stata sentita come quella di quest’anno. Poco importa che sia stato il passaggio dalla D alla C. Ma è un risultato che certifica che il Cesena calcio esiste ancora. Cosa che nella scorsa estate non era per nulla scontato. Un obiettivo raggiunto soprattutto grazie alla determinazione e alla volontà di tre persone: innanzitutto il sindaco (affiancato dall’assessore Castorri) e alla sua determinazione; a Dionigio Dionigi, un uomo che ha fatto tantissimo per Cesena; e Bruno Piraccini.
Poi sono arrivati tutta una lunga serie di protagonisti. Tutti questa sera erano presenti nella sala del Consiglio comunale dove è stata festeggiata la promozione. Una cerimonia semplice, ma ricca di contenuti e terminata come fanno i romagnoli: con piadina e sangiovese. Poi tutti in piazza della Libertà a festeggiare con i tifosi. E molti con un pensiero in testa: è la seconda volta che il Cesena sale dalla D alla C. L’altra volta è successo nel campionato 59-60. E anche in quel caso arrivò dopo una crisi societaria. Allora fu propedeutica per un futuro luminoso durato più di mezzo secolo.
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