Elezioni alla Fondazione Carisp, è finita 54 a 42
Ha vinto Roberto Graziani battendo Arturo Alberti per 54 a 42. Per la seconda volta nella sua storia la Fondazione Cassa di Risparmio si è spaccata. In passato ci fu il dualismo Fra Giuliano Galassi e Davide Trevisani. Vinse Trevisani che poi, nel corso della legislatura, finì in minoranza e non riuscì a portare a termine il progetto di vendere la banca a Intesa.
Poi ci fu l’epoca Piraccini che si dimise e il suo posto fu preso da Guido Pestelli che non si è potuto ricandidare perché ha fatto due mandati in cda (prima come vice poi come presidente). Adesso dovrebbe toccare a Graziani. Bisogna usare il condizionale perché di fatto l’incarico lo deve dare il Consiglio Generale. Sull’esito comunque non ci sono dubbi.
È chiaro che la Fondazione Carisp non è più la stessa di una volta. Nel periodo d’oro distribuiva quattro milioni all’anno. Adesso arriva al massimo a un milione che è comunque una cifra interessante. La Fondazione, inoltre, resta il salotto buono della città.
Sull’ente aveva messo gli occhi Arturo Alberti, esponente di spicco di Cielle e appoggiato dal mondo che ruota attorno a Bruno Piraccini. All’inizio sembrava che Alberti non avesse concorrenti. Quando però si è schierato esplicitamente a sostegno di Andrea Rossi è nata la candidatura alternativa che ha trovato un sostegno trasversale. Questa mattina sono intervenuti in suo appoggio Giancarlo Biasini e Valentina Orioli, mentre Maurizio Brunelli si è schierato con Alberti.
Di certo il voto ha assunto anche una dimensione politica. Non è certo una novità che nell’ultimo periodo il mondo di centrosinistra si sia mobilitato per cercare di evitare che alla guida della fondazione andasse in conservatore. Ed è stata una campagna porta a porta. Telefonate ci sono state anche questa mattina. Non a caso nessuno, prima dell’inizio dell’assemblea, si avventurava in previsioni, anche se il gruppo che appoggiava Graziani era ottimista.
Adesso bisogna attendere la nomina di Graziani, imprenditore di 60 anni, che poi dovrà scegliere i componenti del cda. Nei giorni scorsi si ipotizzava che un posto fosse comunque lasciato ad Alberti, ma, con il passare delle ore, l’ipotesi non solo non trova conferma, ma è smentita con forza.
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