Nuova giunta ironica e autoironica

L'impressione è che i caratteri possano fondersi. Difficile prevedere se basterà per fare un buon lavoro. Intanto emergono importanti linee guida

Non so come si comporterà la giunta. Se alla fine la legislatura sarà positiva o negativa. Nessuno, adesso, può saperlo. Una cosa però sembra emergere in modo chiaro: caratterialmente è assortita bene e paiono esserci le condizioni per fare un discreto gioco di squadra.

Questo quello che è emerso ieri sera nel corso del tradizionale incontro alla festa de l’Unità. In questo caso si trattava di presentare la nuova giunta. Una novità non solo per i piddini, ma anche per i giornalisti. Molti dei nuovi assessori sono illustri sconosciuti o quasi. Per quanto mi riguarda occasioni come queste le ritengo utili soprattutto per mettere a fuoco le persone che compongono il nuovo governo cittadino.


La nuova giunta ieri sera al festival de L’unità (foto Zanotti)

L’impressione è stata buona. È chiaro, si tratta di un giudizio a pelle. Solo il passare del tempo permetterà di fare una valutazione compiuta. I caratteri sono diversi, ma paiono integrarsi. C’è il battitore libero Luca Ferrini, difficile da contenere, ma portato a fare squadra. Carmelina Labruzzo può essere il valore aggiunto. È il “giocatore” che ogni allenatore vorrebbe perché lavora per tenere unito il gruppo. Ha già proposto una gita fatta da tutta la giunta. Cristina Mazzoni è riflessiva, ma sa anche essere ironica e autoironica. Positivo anche l’approccio di Carlo Verona che ha dimostrato un’importante elasticità caratteriale. Camillo Acerbi è sembrato molto posato e tranquillo. Secondo Lattuca è il più zen. Poi ci sono i “vecchi”: Francesca Lucchi, esuberante e propositiva, e il riflessivo Christian Castorri.

Per lavorare da squadra è fondamentale che non ci siano fughe in avanti. Quando qualcuno cerca di prendersi tutta la scena rischia di minare la solidità del gruppo. Ma questo pericolo pare non esserci perché nessuno sembra intenzionato a volersi vestire da Superman. Per ora, però, sono solo impressioni. Solo il tempo dimostrerà se sono giuste. Poi, nel caso lo fossero, da sole non sarebbero comunque sufficienti per garantire che sarà fatto un buon lavoro.


Foto Zanotti

In occasioni come quelle di ieri sera viene messa molta carne al fuoco. È naturale. Nel caso specifico è stata fatta una sintesi di quello detto in campagna elettorale. Ma sono emerse anche alcune linee ben precise e interessanti. La filosofia del bilancio resterà la stessa: basso indebitamento. Carta bianca verrà rivista e corretta (molto). Quei due milioni destinati a Carta bianca Castorri ha intenzione di utilizzarli per le manutenzioni che paiono essere un tema molto caro al neo titolare dei Lavori pubblici. Poi Lattuca pare intenzionato a stringere un asse con Ravenna. Le due amministrazioni sono già piuttosto vicine, ma nell’immediato futuro potrebbero diventarlo ancora di più. Lo fa pensare una frase più o meno sibillina di Lattuca. Rispondendo sul tema dei collegamenti viari il sindaco ha detto che la priorità deve essere migliorare quello con Ravenna. C’è già la E45, ma, secondo Lattuca, va potenziata la Dismano.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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