Uil Technogym, lo scontro ai piani alti

Ora la pratica sarà seguita dal nazionale che denuncia i difficili rapporti sindacali

Il sindacato deve essere di lotta e di governo. Solo con misurati stop and go può contribuire alla crescita del sistema economico. Perché è quello l’obiettivo principale del sindacato. Il tempo  della lotta dura senza pausa appartiene al passato. Però per tessere relazioni industriali impostate su un confronto che, ovviamente, parte da una diversa visione serve un approccio adeguato della controparte che deve uscire dall’ottica di voler fare la parte del leone. Perché se è vero che sono finiti i tempi della lotta dura senza paura, sono archiviati in maniera definitiva anche quelli dei padroni delle ferriere. In città il confronto non decolla fra Technogym e Uil. 

Non è quindi un caso se la pratica è finita nelle mani della Uil nazionale che attraverso Rocco Palombella, il suo segretario, denuncia la presenza di un clima aziendale difficile accentuato a seguito del coronavirus. E aggiunge che “c’è un livello insufficiente di relazioni sindacali che non consente un adeguato spazio di confronto per la valorizzazione dei lavoratori e impedisce l’individuazione di soluzioni per le criticità aziendali”.

Non è consueto vedere che una partita sindacale passa dal livello locale a quello nazionale. I motivi li chiariscono Marcello Borghetti e Fabrizio Ronconi. La nota.

Marcello Borghetti

“La Uilm nazionale si è voluta direttamente interessare con il suo massimo esponente Rocco Palombella, alla situazione di Technogym, un’azienda molto importante a livello di territorio e leader mondiale nel settore del benessere, ma con relazioni sindacali molto difficili e inadeguate alle sfide moderne e alla completa valorizzazione del valore lavoro e alla centralità delle persone, lavoratrici e lavoratori. Uilm e Uil Cesena, ringraziano Rocco Palombella e  tutta la struttura Uilm nazionale per il supporto offerto a favorire l’emancipazione di questa situazione e l’uscita stampa di Uilm nazionale rappresenta “un primo chiaro messaggio” all’azienda, che dovrà cambiare radicalmente e strutturalmente atteggiamento, nella direzione e coerentemente a quel benessere che frequentemente pubblicamente l’azienda propone come metodo e modello di sviluppo della comunità, attuando realmente questo “clima” in primo luogo fra lavoratrici e lavoratori della stessa Technogym”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.