Interessante l'idea della "città dei 15 minuti"
CESENA. Ora dovrà passare dalle parole ai fatti, cosa mai semplicissima, ma Lorenzo Plumari, giovane neo segretario del Pd di Cesena, ancora una volta ha dimostrato di avere le idee chiare. Il suo obiettivo è puntare su quella concretezza che ai vertici nazionali del partito sembra difettare. Plumari garantisce che per lui salotti e caminetti non esistono. ed evita anche di avvitarsi sul dna del partito. C’è chi lo vuole di sinistra, chi di centro. Lui, molto più semplicemente, lo vuole al servizio delle persone. Nel senso che deve essere un interlocutore attento, ma avendo una cornice all’interno della quale muoversi. Insomma, il Pd è e resta una forza progressista che non ha niente a che spartire con sovranismo e nazionalismo.
Il percorso congressuale di Plumari è stato caratterizzato da tre parole chiave: comunità, ascolto e progetto. I tre i perni del suo mandato ora sono: lavoro, sanità, ambiente e mobilità sostenibile. Sono gli elementi chiave che ha identificato per disegnare la città del futuro. E vuole farlo andando tra la gente. Sarebbe meglio dire tornando. Perché il tratto distintivo di una grande forza di sinistra o centrosinistra è proprio quello di saper ascoltare, andando in piazza non solo alla vigilia delle elezioni. Ed ha ragione quando dice che “prima dei nomi serve un partito che sappia interpretare la realtà”.
Del resto non è forse un caso che il massimo gradimento la giunta Lucchi lo ebbe quando (nel primo mandato) andava ad incontrare le persone nei punti più frequentati della città. Come, ad esempio, andare poco dopo l’alba, al parcheggio scambiatore dell’Ippodromo per conoscere, dalla voce degli utilizzatori, il giudizio su quel servizio.
Tornando a Plumari, per quanto riguarda i progetti per il futuro è interessante il titolo “La città dei 15 minuti”. Però deve essere più di uno slogan, ma la base di partenza nella progettazione della Cesena del futuro, una città dove dovranno essere potenziati i servizi di prossimità e valorizzate le frazioni. Per tanto, troppo tempo, colpevolmente si è parlato solo di centro storico dimenticandosi che gli altri undici Quartieri non sono dormitori, ma realtà pulsanti, attive e con una loro precisa identità.
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