Per il debutto del Ravenna Festival
di Vincenzo Marano
RAVENNA. Dalla cornice del teatro grande di Pompei, al maestoso teatro “Dante Alighieri “di Ravenna. I ragazzi dell’Istituto superiore “Pantaleo” di Torre del Greco e quelli del liceo “E: Pascal” di Pompei rivivranno, dopo il debutto del 27 maggio, a Pompei ,l’emozione di calcare un grande palcoscenico. “Uccelli” di Aristofane aprirà la sezione teatrale della 33 esima edizione del Ravenna festival venerdì, 3 giugno. La produzione teatrale, che rientra nell’ambito del progetto educativo “Sogno di volare” è stata promossa dal parco archeologico di Pompei e dal Ravenna festival, in collaborazione con Ravenna teatro, teatro delle Albe, teatro di Napoli e Giffoni film festival. Questa realtà è nata grazie all’impegno delle scuole del territorio dell’area vesuviana. Circa settanta studenti, selezionati, su base volontaria,per circa otto mesi, hanno svolto laboratori settimanali con il regista del teatro delle Albe, Marco Martinelli, che ha curato la messa in scena del testo di Atistofane del 414 a.c. “Uccelli”.
Una messa in scena frutto anche di una buona contestualizzazione con i tempi in cui viviamo. L’opera di Aristofane si presta bene al riadattamento generazionale gli studenti, guidati da Martinelli, hanno saputo coniugare, le contraddizioni sociali del territorio. Sono i giovani di questi luoghi a cui punta la direzione del parco Archeologico di Pompei. “Il progetto vuole seminare e lasciare un segno nel futuro di tanti giovani affinchè comprendano che tutto viene dalla conoscenza dei propri territori e del patrimonio culturale”, sottolinea il direttore Gabriel Zuchtriegel. Le tre serate del debutto hanno entusiasmato e riscosso molti consensi di pubblico e di operatori del settore.
Ottima la rivisitazione del testo. Un lavoro che il regista, Marco Martinelli, in tutti questi mesi, ha “plasmato” nel gioco teatrale. “Dallo scetticismo iniziale dei ragazzi -dice con emozione il regista Martinelli- all’impegno di coinvolgimento e sperimentazione. il teatro offre degli spazi di libertà altrimenti difficili da raggiungere”.
Prezioso il contributo musicale del gruppo dell’etnomusicologo di Ambrogio Sparagna che dà ritmo alle azioni della messa in scena, composto da Erasmo Treglia, Annarita Colaianni, Clara Graziano e Antonio Matrone. Inizio spettacolo, ore 21
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