Ma bisogna evitare i drammi
CESENA. Ha ragione il mio amico Benaglia. Fabio oltre ad essere una delle migliori penne romagnole è anche un profondo conoscitore di calcio. Ed oggi, nella sua consueta rubrica post partita pubblicata sulla pagina online del Corriere Romagna, denuncia che il Cesena è monocorde, manca di inventiva. Anche se, ad onor del vero, ieri sera, come sabato scorso a Olbia, le condizioni del campo avrebbero messo in difficoltà qualsiasi calciatore che preferisce il fioretto alla spada. Ma il problema rimane: il Cesena manca di imprevedibilità. Gli unici che possono garantirla sono Chiarello e Stiven Sphendi.
Il primo è stato preso proprio per quello. Il secondo ha i colpi, ma non si può pensare di caricare sulle spalle di un ragazzino i problemi offensivi del Cesena. Stiven deve poter crescere con calma. Perciò, sempre citando Benaglia, non gli si può chiedere di fare il capo reparto. Chiarello invece deve dare di più.
Forse, col senno del poi, era meglio pensarci in estate quando è stato allestito l’attacco. Nessuno fra Corazza, Ferrante e Udoh è un fulmine di guerra sotto l’aspetto della creatività. Forse era meglio creare un reparto offensivo con elementi di caratteristiche diverse. Ma è facile parlare dopo oltre tre mesi e dopo molte partite giocate. Ora però resta da capire se è il caso di intervenire sul mercato.
Resta però un fatto: il Cesena è competitivo. Non scherziamo. Ha ragione Luca Alberto Montanari che invita alla calma. Lo ha fatto con un post su Facebook: Chiavari, 13 novembre, ore 23: siamo i più forti. Lucca, 29 novembre, ore 23: è finita. Ma Dio Santo…
Con nove gol subiti, assieme a Fiorenzuola e Siena, quella bianconera è la miglior difesa del campionato. E storicamente chi prende pochi gol arriva in alto. E’ però vero che servirebbe qualche gol in più. Segnarne uno in tre partite è un po’ poco per chi ha ambizioni. E’ quello il fronte sul quale lavorare.
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