RAVENNA. Nasce ancora una volta dalla letteratura il nuovo spettacolo di Fanny & Alexander, Maternità, con la drammaturgia di Chiara Lagani e la regia di Luigi De Angelis, che il 12 e 13 dicembre alle ore 21 porteranno in scena al Teatro Rasi il racconto della canadese Sheila Heti, edito in Italia da Sellerio.
L’occasione è creata da Fèsta, la rassegna a cura di E production, che articola anche due incontri prima degli spettacoli: il 12 dicembre alle ore 18, sempre al Teatro Rasi, ci sarà infatti la presentazione del libro Il teatro dentro la storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia di Rodolfo Sacchettini in dialogo con Maddalena Giovannelli, mentre il 13 dicembre alle ore 17.30 nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, Nadia Terranova e Chiara Lagani terranno l’incontro, moderato da Lisa Bentini, A proposito di Maternità.
In Maternità Chiara Lagani in scena – con il disegno luci e il progetto sonoro di Luigi De Angelis – pone delle domande a cui il pubblico, dotato di un piccolo telecomando, è chiamato a rispondere.
Così come nel racconto di Sheila Heti – pubblicato in Italia da Sellerio nella traduzione di Martina Testa – nello spettacolo una donna si chiede, di fronte al pubblico seduto davanti a lei, cos’è che la trattiene dal mettere al mondo un figlio. Non si tratta di un monologo, ma di una strana specie di dialogo, sospeso tra dimensione assembleare e gioco con il caso. Di fronte alle domande più difficili Sheila si rivolge alle persone in sala a cui è stato dato un piccolo telecomando con cui rispondere ai suoi quesiti (l’architettura software multiscelta è stata progettata e realizzata da Vincenzo Scorza). Le risposte si proiettano a ritmo incalzante su uno schermo sospeso sulla scena in un oppressivo codice binario: tutto è sì, oppure no, tutto è bianco, oppure nero. Sì e no è il timbro di un accanimento, di un’ostinazione, di una strana slabbratura dell’anima della protagonista che, mentre si interroga con ironia e ferocia su una questione così nodale, tende il ragionamento fino all’eccesso infrangendo a tratti il velo del pudore e portandoci a riflettere sul valore della scelta.
Il dialogo col pubblico oscilla tra immedesimazione e giudizio proiettando sul testo una serie di interrogativi intimi e comuni su temi da sempre controversi.
Temi che sono affrontati anche in A proposito di Maternità, che il 13 dicembre alle ore 17.30 si terrà nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense e che vedrà Chiara Lagani in un dialogo moderato da Lisa Bentini con la scrittrice Nadia Terranova, scrittrice, traduttrice, curatrice, esperta di letteratura per l’infanzia, collaboratrice di diverse testate tra cui La Repubblica, Il Foglio, Tuttolibri e Linkiesta e curatrice di K, la rivista letteraria de Linkiesta. Tra i suoi romanzi: Gli anni al contrario (2015), Addio fantasmi (2018), Trema la notte (2022).
Insieme a Terranova, la drammaturga di Fanny & Alexander intesserà un incontro largo e circolare, pensato in sinergia con la Biblioteca Classense, a partire da alcuni libri sul tema della maternità e dai temi che affiorano progressivamente nelle pagine del libro di Sheila Heti, così come nello spettacolo: il tabù, la scelta, il caso, il destino, la forza e la bellezza della vita.
Il 12 dicembre alle ore 18.00, invece, lo spettacolo Maternità sarà preceduto, sempre al Teatro Rasi, dalla presentazione del libro di Rodolfo Sacchettini Il teatro dentro la storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia, pubblicato da Anthology Digital Publishing.
In dialogo con Maddalena Giovannelli, critica teatrale del Sole 24 Ore e di Stratagemmi, l’autore racconterà come e quando il teatro italiano ha saputo cogliere la crisi dell’alba del Duemila: dal crollo delle Torri Gemelle alla pandemia, Sacchettini presenterà e analizzerà i principali nodi problematici affrontati dalla scena contemporanea dal punto di vista dei temi e delle forme, in relazione allo specifico contesto teatrale e al più ampio clima culturale. Come si calano le opere dentro gli avvenimenti della storia? In che senso ciò che accade nel loro tempo incide e condiziona le forme artistiche, i temi e i contenuti degli spettacoli? Si possono individuare delle linee linguistiche comuni nel modo in cui il teatro, consciamente o inconsciamente, ha tradotto sulla scena le trasformazioni e le contraddizioni del nostro complicato presente? Tra ascendenze e filiazioni, solidarietà e conflitti generazionali, con Rodolfo Sacchettini ci si addentrerà nel groviglio della scena contemporanea, guardandola da vicino e da lontano, scrutandone luci e ombre.
L’ultimo appuntamento teatrale di Fèsta sarà il 17 dicembre con il pullman da Ravenna e Bologna per la Trilogia della città di K nell’allestimento di Federica Fracassi e Fanny & Alexander al Piccolo Teatro di Milano. La dodicesima edizione di Fèsta si chiuderà poi il 23 dicembre con Club Adriatico.
Link per le immagini: https://drive.google.com/drive/folders/1xPZEvlQG9HIU_u-OZUQXqBQv6fWBUIPW?usp=sharing
BIGLIETTERIA
Gli incontri sono a ingresso gratuito.
Per lo spettacolo
Biglietto intero € 12, ridotto € 10 (under 30 3 over 65)
prevendita sul circuito Vivaticket oppure presso la biglietteria del teatro la sera stessa o prenotando al n. 333.7605760
Fèsta è un progetto a cura di E Production
in collaborazione con Biblioteca Classense, MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, Ravenna Teatro, Nanou Associazione Culturale
con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, La BCC ravennate forlivese e imolese
Info e programma di tutti gli appuntamenti di Fèsta su https://e-production.org/festa/
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