Il circolo ACLI di San Martino in Strada rende omaggio al genio di Giorgio Gaber, indimenticabile e indimenticato protagonista del Teatro Canzone italiano. Venerdì 25 ottobre alle 21, al teatro parrocchiale di piazzale della Pieve, l’attore e performer milanese Franco Coppola porterà in scena lo spettacolo “In ricordo del Signor G”. Ad accompagnarlo il chitarrista Francesco Pace e il giovane artista forlivese Elia Biffi, in uno spazio tagliato sulle sue sue caratteristiche.
Lo spettacolo è libero e aperto a tutta la cittadinanza. L’evento sarà preceduto da un’apericena a partire dalle 19:30 per la quale è richiesta la prenotazione telefonando a Danila al numero 339 8781153
Breve biografia di Giorgio Gaber
Giorgio Gaber nasce il 25 gennaio 1939 a Milano, dove giovanissimo comincia ad esibirsi con Adriano Celentano, i Rocky Mountains ed Enzo Jannacci. Negli anni Cinquanta incide insieme a Mogol i primi dischi di rock and roll italiano. La sua prima canzone è Ciao ti dirò, scritta nel 1958 con Luigi Tenco. Partecipa inoltre a varie edizioni del Festival di Sanremo con le canzoni Benzina e cerini (1961), Così felice (1964), Mai mai mai, Valentina (1966), E allora dài (1967). Contemporaneamente inizia una esperienza televisiva e teatrale che lo vedrà sempre più impegnato. Negli anni Settanta, all’apice della popolarità, decide di chiudere ogni rapporto con il mezzo televisivo, e si dedica esclusivamente al teatro, privilegiando il rapporto e il confronto diretto con il pubblico. Nel 1970 debutta al Piccolo Teatro di Milano con “Il signor G”, cui seguiranno numerosi altri spettacoli scritti in collaborazione con Sandro Luporini. Il suo è l’unico esempio di Teatro Canzone in Italia, che si staglia nel panorama artistico per la sua capacità di unire ironia, riflessione e critica sociale. Con l’album La mia generazione ha perso (2001) torna alla discografia, analizza in maniera lucida e spietata la realtà che ha visto protagonista la generazione cui egli stesso appartiene. Il 1° gennaio 2003, a seguito di una lunga malattia, Giorgio Gaber si spegne nella sua casa di Montemagno, località dell’entroterra versiliese.
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