Esperienza ricchissima, intensa, impegnativa

Caterina Molari parla dei suoi cinque anni in Comune

Non si ricandiderà per motivi di lavoro. Il nuovo impegno non permetterebbe a Caterina Molari di dedicarsi, come vorrebbe e come servirebbe, al ruolo istituzionale. In questi anni la consigliera del Pd è stata molto attiva ed ha avuto un ruolo di primo piano: presidente di commissione. Quindi è arrivata alla fine della sua esperienza che cerca di riassumere (anche se è impossibile comprendere cinque anni in poche righe) nella nota che segue.

Cinque anni fa ben 574 persone – un numero pazzesco, tra cui anche alcuni di voi! – decisero di scrivere il mio nome sulla scheda elettorale, permettendomi di entrare in Consiglio Comunale. In questi anni credo di aver fatto del mio meglio: sono stata Presidente di Commissione 2 (un ruolo impegnativo in termini di tempo, approfondimento, incontro con cittadini in difficoltà, relazione con le altre forze politiche…), sono stata praticamente sempre presente alle sedute del Consiglio e ho dato il mio contributo in termini di interventi, di presentazione di mozioni e ordini del giorno, di ascolto e di proposta.

Caterina Molari

Le 5 cose più significative fatte in questi 5 anni, per me:

– aver gettato le basi per il nuovo Ospedale;

– aver fatto una “Variante di salvaguardia” contro il consumo di suolo (compreso aver fermato la costruzione di appartamenti dentro al Parco Ippodromo);

– aver votato una serie di scelte a favore di una mobilità più sostenibile (dalla pedonalizzazione di Piazza della Libertà, alle nuove ciclabili come quella sulla Via Emilia Ovest, al progetto Cambiamo Marcia con contributi a chi va in bici al lavoro)… anche se c’è ancora un sacco da fare;

– aver vissuto come Consigliere Comunale la visita del Papa a Cesena, che ha fatto un discorso in Piazza del Popolo sull’impegno in politica e a “non balconare” che rimarrà impresso nel cuore e nella mente di tutti i cesenati;

– aver conosciuto e lavorato insieme a tanti consiglieri e amministratori davvero appassionati, alla ricerca faticosa del “bene comune”.

Le 5 cose più difficili vissute in questi 5 anni, per me:

– la seduta del Consiglio con il pubblico contrario alla pedonalizzazione di Piazza della Libertà, tra cui alcune persone che urlavano in piedi sulla balaustra e la polizia pronta a intervenire;

– la seduta del Consiglio in cui abbiamo votato il regolamento che vincola l’assegnazione di spazi pubblici all’adesione ai valori dell’antifascismo, con la presenza tra il pubblico di forze di estrema destra contrarie al provvedimento;

– le sedute di Commissione 2 in cui abbiamo affrontato problemi molto complessi e molto sentiti dai cittadini, spesso presenti e preoccupati (elettromagnetismo, alluvioni, inquinamento acustico…)

– l’aver scelto di realizzare la Caserma dei Carabinieri con finanziamento da parte di un privato, in cambio di un allargamento del Montefiore (io mi sono astenuta)

– il periodo “dell’Aventino”, in cui l’opposizione non ha partecipato ai lavori del Consiglio, e le dimissioni dell’assessore Tommaso Dionigi.


Caterina Molari

Nel complesso un’esperienza ricchissima, intensa, impegnativa, a volte divertente, a volte frustrante, ma che rifarei alla grande!

Domenica 26 maggio si vota: sono molto contenta che il Partito Democratico sia riuscito, con il candidato sindaco Enzo Lattuca, a mettere in piedi una coalizione ampia, dalla Sinistra al Centro, con 5 liste in suo appoggio (A sinistra – Articolo 1, Partito Democratico, Cesena 2024, Partito Repubblicano, Popolari per Cesena) e un bel programma per “Cesena davanti a noi” (http://www.enzolattuca.it)

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.