E’ un provvedimento destinato a far parlare: la Provincia istituisce il limite dei 50 all’ora in via Calcinaro. Adesso è agli 80. Sarà attivo dal tre dicembre. L’obiettivo è migliorare le condizioni di sicurezza. In effetti quella strada vive una contraddizione: invita alla velocità (è un rettilineo di quasi sette chilometri), è piuttosto larga, ma non è sicura. Il problema principale sono gli incroci. Le strade laterali pur essendo considerate interne, a partire dalla Boscone, sono piuttosto frequentate. Inoltre ci sono molte abitazioni private, un’azienda importante come la Cac, un mobilificio e Martoranello, centro sportivo molto frequentato anche per il servizio di ristorazione. Senza parlare di Technogym dove , però, l’uscita è regolamentata dal semaforo. Non a caso dal 1998 al 2024 su via Calcinaro ci sono stati 282 incidenti (una media di oltre 10 all’anno) di cui 180 con feriti e quattro mortali. E’ soprattutto per quello che sia il Quartiere che molti utenti privati avevano chiesto di intervenire.
“La riduzione del limite di velocità – ha detto Enzo Lattuca, presidente della Provincia – si inserisce in un progetto più ampio di attenzione alla sicurezza stradale, con l’obiettivo di tutelare residenti, lavoratori e tutti coloro che quotidianamente percorrono questa strada”.
Il problema però è più complesso. La Calcinaro è il tratto più pericoloso della Strada Provinciale 140 “Diegaro Sant’Egidio”, ovvero la circonvallazione più trafficata della città. E, con la costruzione del nuovo ospedale a Villa Chiaviche, il traffico sarà destinato ad aumentare. Però negli altri tratti (Diegaro e Pievesestina) ci sono le rotonde a limitare i bollenti spiriti degli automobilisti. Ma è difficile pensare che la sola istituzione del limite possa portare a ridurre la velocità in via Calcinaro. Serve qualcosa d’altro. L’ideale sarebbero un paio di rotonde. Ma costano e la Provincia di soldi non ne ha molti. Quindi l’alternativa sono dei velox, di quelli veri.
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