Radames Garoia ha pubblicato un nuovo libro di interesse storico e culturale
Si intitola “Sfogliando il calendario, usanze e tradizioni di Romagna dimenticate” il nuovo libro di Radames Garoia, conoscitore della storia popolare della nostra terra e infaticabile promotore culturale.
Seguendo la cronologia dei mesi e delle stagioni, il volume di ben 192 pagine in formato A/4, raccoglie usanze e tradizioni, modi di dire e proverbi, superstizioni e credenze popolari che hanno accompagnato l’uomo fin dai tempi antichi.
“La pubblicazione contiene anche 120 immagini (in calce alle quali è citata la fonte di provenienza), utili a meglio comprendere quanto descritto sui singoli avvenimenti e ricorrenze annuali”, precisa Radames Garoia, “e troverete anche tanto dialetto (sempre con traduzione a margine). Durante il commento ai singoli argomenti, sono nate spontaneamente diverse espressioni dialettali, …ma come si fa a non usarle, quando i fatti o le tradizioni cui si riferiscono, risalgono a periodi in cui tutti parlavano esclusivamente in dialetto!”.
Sono inoltre presenti alcuni racconti (di cui qualcuno a contenuto umoristico, perché un sorriso ogni tanto, è di conforto allo spirito) e diverse poesie in lingua romagnola, a supporto delle descrizioni. Oltre a quelle di Nivalda Raffoni, sono stati inseriti testi di Aldo Spallicci (1886-1973), Mario Vespignani (1921-2015) ed Arrigo Casamurata (1930-2025).
La pubblicazione è patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Bertinoro e dall’Istituto Friedrich Schürr APS.
Scrive nella prefazione del volume Gabriele Zelli: “Il contenuto del nuovo e importante libro di Radames Garoia dal titolo ‘Sfogliando il calendario: usanze e tradizioni di Romagna dimenticate’ si presta a molte considerazioni. Ci induce a pensare, a ragionare, sul tempo che passa facendo piazza pulita, o quasi, di tutto ciò che un tempo ha caratterizzato la vita delle nostre comunità, perlomeno fino alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. La massiccia presenza nelle nostre case dei più moderni apparecchi televisivi e delle applicazioni conseguenti, l’ampio uso dei mezzi di informazione, in continua evoluzione con capacità di modificare la vita sociale, hanno di fatto modificato i costumi e il modo di vivere. La lettura dei vari capitoli del libro che vanno, solo per citarne alcuni, dalla trattazione degli usi e costumi del primo giorno dell’anno a quelli dell’Epifania, da quelli dei giorni della Merla, della Candelora e dal Fugaren (le focarine) ai riti della Settimana Santa, dai riti in occasione di Calendimaggio (1 maggio) e di San Giovanni (24 giugno) alle credenze popolari del giorno di San Lorenzo (10 agosto), dai diversi significati di San Martino, dalle veglie invernali ai riti propiziatori di Natale e San Silvestro, ci fa capire come, nell’arco di diversi decenni, alcune feste e tradizioni siano state non solo abbandonate o addirittura dimenticate, mentre altre risultano completamente snaturate”.
Entro il corrente mese di dicembre il nuovo libro di Radames Garoia sarà presentato in tre occasioni durante le quali, oltre all’autore, interverranno Gabriele Zelli, autore della prefazione, e Nivalda Raffoni che leggerà alcune poesie e racconti presenti nella pubblicazione. Per informazioni: Radames Garoia 3479568556; radames.garoia@gmail.com.
Il primo appuntamento sarà in programma domenica 7 dicembre 2025, alle ore 1600, a Palazzo Morattini, via Armelino 33, Pievequinta (Forlì), con intermezzi musicali di Claudio Molinari. Nell’occasione interverrà l’assessore regionale Gessica Allegni.
Giovedì 11 dicembre 2025, alle ore 20.45, il volume sarà presentato presso la sede dell’Auser di Forlimpopoli, Via Ho Chi Min 28 (adiacente al Supermercato Conad Giardino), in collaborazione con l’“Istituto Friedrich Schürr APS” di Santo Stefano (Ra). Intermezzi musicali di Daniela e Leonardo Vallicelli.
Il terzo appuntamento si terrà venerdì 19 Dicembre 2025, alle ore 20.45, presso l’Associazione Culturale “Umberto Foschi”, Via Zattoni 2, organizzato in collaborazione con L’Associazione “Istituto Friedrich Schürr APS”. Intermezzi musicali di Giuseppe Tedaldi.
Tutte le iniziali sono a ingresso libero. Al termine delle stesse è sempre previsto un momento conviviale.

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