Si è svolta nei giorni scorsi presso il Centro Universitario di Bertinoro una “due giorni” particolarissima, denominata “Fuori dai sentieri battuti”, un evento innovativo organizzato dal prof. Enrico Sangiorgi, prorettore per la didattica dell’Università di Bologna, oltre che presidente del Ceub. A questa convention sono stati invitati tutti i docenti assunti dall’Alma Mater Studiorum nel corso del 2016 (tecnicamente i ricercatori di tipo B), ovvero circa 60 giovani, la maggior parte fra i 30 e 40 anni, che si apprestano ad avviare la propria carriera universitaria.
“Lo scopo dell’iniziativa – spiega Sangiorgi – è l’avvio di una conoscenza e di relazioni fra colleghi, che, in quanto esperti di discipline diverse, in un sistema complesso come quello di Unibo, avrebbero in caso contrario difficoltà a stabilire rapporti di collaborazione. Al contrario riteniamo che allacciare rapporti fin dai primi tempi di permanenza in Ateneo sia un aspetto strategico, per favorire, con il passare del tempo, attività e progetti multidisciplinari, che richiedono l’integrazione di più professionalità. Siamo i primi in Italia a organizzare un evento del genere, in quanto riteniamo che costruire legami fra le persone sia un valore importante non solo nei contesti famigliari e amicali, ma anche in ambito professionale, come fra l’altro avviene in imprese private tramite meeting relazionali e motivazionali. La stessa denominazione che abbiamo dato al progetto “Fuori dai sentieri battuti” indica con forza il carattere innovativo del progetto e la sua unicità”.
Ai giovani docenti, nel corso delle due giornate, sono stati presentati i servizi che l’Università di Bologna mette a loro disposizione (illustrati dai dirigenti dei vari settori) e sono stati offerti interessanti approfondimenti e metodologie di come curare la didattica anche con il supporto di esperti esterni. Sempre in un’ottica di sperimentazione, i giovani docenti, divisi in sei gruppi, sono stati coinvolti in un gioco di simulazione al fine di elaborare un progetto di ricerca multidisciplinare; una sorta di anticipazione di quello che negli anni saranno chiamati a svolgere mettendo in sinergia competenze diverse, ma complementari.
“L’iniziativa – conclude Sangiorgi – ha senza dubbio avuto anche il merito di far conoscere ed apprezzare ai giovani ricercatori il Centro Universitario di Bertinoro: in un certo senso, credo che ognuno di loro, nella propria carriera professionale, potrà ricordare questo luogo unico nel suo genere ed esserne ambasciatore per proporlo per nuovi eventi o progetti formativi futuri”.
Il bilancio di “Fuori dai sentieri battuti”, è stato quindi decisamente positivo: ne è testimonianza la presenza del Magnifico Rettore Francesco Ubertini, che ha trascorso una giornata con il gruppo dei ricercatori e l’entusiasmo del prorettore Sangiorgi, già intento a progettarne la seconda edizione.
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