Nel fine settimana un gruppo di tour operator ha fatto l'esame di maturità alla città. Iniziativa di Confesercenti. È un settore dove Cesena e il territorio possono e devono competere
Turismo culturale, Cesena promossa, ma non con un trenta e lode. C’è una criticità: insufficienti le strutture ricettive di qualità medio alta. E non è pochissimo, soprattutto se si vuol cercare di lavorare con i tour operator, strada quasi obbligata se si vuole dare un impulso a questo segmento che può essere importante per l’economia cittadina. Insufficienti, se non addirittura inesistenti, anche le strutture ricettive specializzate nell’ospitare ciclisti, altro comparto che guarda con molto interesse il nostro territorio.
L’esame di maturità Cesena e il Cesenate lo hanno sostenuto nello scorso fine settimana quando la Confesercenti ha portato a Cesena e Bagno di Romagna un consistente gruppo di tour operator stranieri specializzati proprio nel turismo culturale. Una delle più importanti iniziative mai fatte in città sul fronte del turismo. Spesso ci si interroga su come bisogna fare per migliorare in un determinato settore. Ebbene, la cosa più semplice è studiare affidandosi a degli esperti. È quello che ha fatto Confesercenti dando una lezione a politici e commentatori, a cominciare da me.
Va detto che Cesena è stata promossa a pieni voti. La città li ha conquistati. Hanno visitato gli angoli migliori. L’apoteosi c’è stata un piazza del Popolo. Sono rimasti a bocca aperta. Noi ci siamo talmente abituati che forse non ci rendiamo conto di quanto quello scorcio del centro sia affascinante. Il panorama che si vede dalle nostre colline è stato un altro elemento qualificante.
Promosso a pieni voti anche noi territorio di Bagno di Romagna dove, inoltre, sono state trovate strutture ricettive che rispondono pienamente ai canoni richiesti. Fra l’altro tutte quelle viste nel corso dei due giorni subivano una sorta di esame preventivo con un sistema molto più semplice di quanto si possa pensare. Niente di complicato, nessun algoritmo. Un semplice passaggio su Booking per vedere le recensioni. Il portale è ritenuto molto affidabile.
Poi c’è stata l’enogastronomia. Qui abbiamo spaccato. È proprio il caso di dire che i tour operator sono stati presi per la gola. La Cerina il sabato sera e l’Alto Savio domenica non hanno sbagliato niente. E, come era facile prevedere, uno di cibi più gettonati è stata la piadina.
Ed ora? Bisogna incrociare le dita. L’impressione è che questa visita qualche frutto lo darà. Nel senso che dei pacchetti potrebbero nascere. In particolare grazie a quei tour operator che hanno dimostrato più interesse. Una cosa però è certa: adesso abbiamo la certezza che sul fronte del turismo culturale ce la possiamo e ce la dobbiamo giocare.
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