A meno di due anni dalle amministrative non scommetterei cinque euro su come andrà a finire a Cesena
Non sono uno scommettitore. Figuriamoci, non giocavo neppure al totocalcio. Ma non è per questo che, se me lo chiedessero, al momento non punterei cinque euro su quello che potrà essere l’esito delle elezioni amministrative che a Cesena si terranno nella tarda primavera del 2019.
In una situazione tranquilla non ci dovrebbero essere problemi per il centrosinistra. Ma il quadro attuale non è di quelli più sereni. Influisce soprattutto la situazione nazionale, ma anche a livello locale non è che manchino le tensioni. È per quello che sono molto curioso di conoscere il sondaggio che il Pd di solito fa in questo periodo. In passato non ho mai guardato con particolare interesse alle intenzioni di voto, mi soffermavo sui quesiti legati ai problemi della città. Ora sarà il contrario. E credo di essere un buona compagnia. La Swg di solito ci prende. Quindi, non saremo di fronte al vangelo, ma a un elemento molto utile per cominciare a fare chiarezza in un mondo che se non fa attenzione rischia di farsi male da solo.
Sarà molto utile anche per cominciare a fare chiarezza su quello che potrà essere il prossimo candidato. Al momento i nomi in pista continuano ad essere quattro: Simona Benedetti, Fabrizio Landi, Enzo Lattuca e Lia Montalti. Rigorosamente in ordine alfabetico. Ognuno ha dei pro e dei contro. Inoltre, non si possono escludere sorprese. Ma questo è un argomento che tratterò più avanti.
Ma chi guarda con interesse a quel sondaggio è anche l’opposizione. E lo fa con una attenzione maggiore rispetto nel passato. Sono consapevoli che le distanze restano considerevoli, ma, allo stesso tempo, sono certi che non c’è più nulla di scritto sulla roccia. Ed allora, visto quello che è successo in giro per l’Italia, la fiammella della speranza ha preso più corpo.
Restando nel tema delle scommesse, al momento non saprei nemmeno su chi puntare per un eventuale ballottaggio. Partendo dal presupposto che nella politica attuale due anni sono un’eternità, anche in questo caso sarà molte utile il sondaggio del quale parlavo prima. Ma, ancorpiù importante, saranno le scelte dei Cinque Stelle. Se, finalmente, indovineranno il candidato dovrebbero essere i principali candidati ad arrivare secondi e ad andare al ballottaggio. Sempreché non arrivi Pizzarotti e l’Effetto Cesena (ipotesi non da scartare) a drenargli dei voti che, così a naso, potrebbero non essere pochissimi.
Chi invece ha bisogno di tenere le posizioni è Casali. Ormai pare assodato che sarà lui il candidato del centrodestra. In questo momento soffia un’aria a lui favorevole. Ma la corsa è ancora piuttosto lunga. Quindi deve preoccuparsi per prima cosa di tenere unita la coalizione cosa non semplicissima, viste anche le tensioni che a livello nazionale ci sono all’interno di un centrodestra che in queste ore, anziché festeggiare l’ottimo risultato elettorale, non si risparmia stoccate. La più moderata pare essere Giorgia Meloni, il che è tutto dire.
Questo post è stato letto 152 volte