Il segretario Uil: "Onestamente non capisco. Con Bonacini abbiamo sempre avuto un confronto franco e aperto. Niente di paludato e i risultati si sono visti"
Quella “stantia concertazione” proprio non l’ha digerita. E dire che Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil, era pronto ad applaudire Paolo Lucchi. Ma quando ha letto “stantia concertazione” si è inalberato come da tempo non gli succedeva.
Motivo del contendere il documento che il sindaco di Cesena ha fatto per appoggiare le iniziative intraprese dal presidente della Regione per il federalismo fiscale.
Zignani condivide tutto o quasi quello che scrive Lucchi. Ma non capisce il perché abbia voluto fare un affondo usando l’aggettivo stantio. Fra l’altro al segretario della Uil non è sfuggìto che Lucchi ha messo tra virgolette concertazione e non stantia.
“Seguo con attenzione il sindaco di Cesena – dice Zignani – perché lo considero uno dei politici più illuminati della Regione. Ma ogni tanto gli capita di andare fuori tema. E questa è una di quelle volte. Non so bene cosa intenda per stantia concertazione. Io, invece, so per certo che il confronto fra le parti sociali e la Regione ha portato all’approvazione del Patto per il Lavoro e adesso stiamo facendo dei passi in avanti sul federalismo”.
Poi precisa: “Col presidente della Regione abbiamo condiviso il percorso che deve portare all’applicazione dell’articolo 116 della costituzione. Al contrario di Veneto e Lombardia è stato detto no ad un costoso referendum. Si è optato per un documento condiviso da discutere poi col governo. Per redigerlo al meglio abbiamo creato quattro tavoli dove ognuno porterà le proprie idee e poi si farà una sintesi. E’ lo stesso metodo usato nel “Patto per il Lavoro”. Cosa ci sia di stantio onestamente non lo capisco”.
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