Ancora nessuno si è fatto avanti. Nota dell'amministrazione comunale che fa appello all'imprenditoria locale
Sì cerca di dare un nuovo volto al calcio a Cesena. Ancora nessuno si è fatto avanti. L’amministrazione comunale sollecita le imprese. Bisogna fare in fretta. Questa la nota.
Con la decisione del Consiglio di Amministrazione dell’A.C. Cesena di aderire all’istanza di fallimento avanzata dalla Procura della Repubblica di Forlì, si è definitivamente conclusa quella parte di storia sportiva che ci ha caratterizzati dal 1940 ad oggi.
Quest’ultimo periodo è stato difficilissimo, una sorta di lunga agonia sportiva e comunicativa, che ha prodotto un affaticamento generalizzato tra i tanti tifosi bianconeri.
E, mentre manifestiamo tutta la nostra solidarietà ai dipendenti dell’A.C. Cesena, così come ai tanti creditori di una società che lascerà a carico di centinaia di imprese del nostro territorio il peso di un fallimento non solo sportivo, anche in presenza delle fantasiose ricostruzioni di questi giorni, restiamo in attesa che sulla vicenda ad esprimersi ed a far chiarezza, siano gli organismi giudiziari del nostro Paese e quelli sportivi.
Ora la nostra comunità, i tifosi, l’intera Romagna, attendono una soluzione in grado di garantire, sin dalla prossima stagione sportiva, la presenza di una compagine calcistica di livello adeguato e di un progetto sportivo e morale all’altezza delle nostre aspettative collettive.
Per raggiungere questo obiettivo, non abbiamo lasciato nulla di intentato, avviando un percorso che ha l’obiettivo di superare velocemente il vuoto sportivo nel quale oggi siamo e di creare i presupposti per garantire che Cesena possa continuare ad avere la propria squadra del cuore.
Per questo, prendendo atto di una conclusione ormai inevitabile, per tempo abbiamo attivato le procedure di una “manifestazione pubblica d’interesse”, che ha evitato quell’immobilismo che avrebbe definitivamente compromesso la possibilità di vedere scendere di nuovo in campo, sin dalla prossima stagione sportiva, i colori bianconeri.
Per evitare questo rischio, servirà però il protagonismo diretto da parte delle imprese del nostro territorio.
E noi speriamo che molte delle stesse possano riconoscersi ed appassionarsi ad un progetto sportivo che dovrà essere d’eccellenza, attento ai giovani calciatori ed alla loro educazione, in grado di eliminare, già in partenza, le opacità che sin troppo spesso caratterizzano il mondo del calcio.
Si tratta di un impegno difficile, non scontato, tutto da costruire.
Ma è bene si sappia che già quel che è successo in queste settimane – e cioè la maturità con la quale il tifo organizzato del Cesena e le migliaia di tifosi legatissimi ai colori bianconeri di tutta la Romagna hanno affrontato la situazione alla quale siamo stati costretti –, dimostra concretamente come sia possibile dare di noi l’immagine di un territorio che è caduto a terra, ma che sa anche rialzarsi subito, rimboccandosi le maniche con la dignità e la voglia di fare che tutti riconoscono ai romagnoli.
A ridosso del 20 luglio la Figc comunicherà alla nostra città la scomparsa dell’A.C. Cesena; nelle stesse ore, la manifestazione d’interesse predisposta dal Comune muoverà i primi passi, nell’ambito di una procedura già codificata e prevista dalle norme vigenti.
La procedura prevista trova conforto nella totalità dei casi analoghi esaminati, conclusi poi con esito favorevole presso gli organismi federali. Il riferimento è ai casi preventivamente esaminati di Rimini, Modena, Parma, Mantova, Como.
Le eventuali proposte che giungeranno entro le 12,00 del 20 luglio (e che, lo ricordiamo, dovranno riguardare anche la gestione dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi Stadio e di Villa Silvia), già il 23 luglio saranno sottoposte all’esame di una specifica Commissione composta prevalentemente da funzionari del Comune di Cesena. Gli esiti istruttori saranno poi sottoposti all’attenzione del sindaco che, avvalendosi anche del gruppo di esperti specificatamente costituito, formulerà una nota di accreditamento alla Figc a favore del sodalizio selezionato, per gli esiti di competenza della stessa Federazione.
Ma, ad oggi, non vi è nulla di scontato; nessuno ha presentato ufficialmente proposte né è possibile sapere in anticipo se accadrà.
Noi ci auguriamo di sì, ma ci permettiamo di lanciare comunque un appello al sistema delle imprese perché ora, senza più il peso di una gestione societaria che ha dimostrato tutti i propri limiti, si sentano protagoniste di quella ripartenza sportiva e morale che tutta la Romagna attende.
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