Primi bilanci dopo il voto alle amministrative
Anche a Cesena ha vinto Salvini, forte di un 30% della Lega alle Europee che è tutto suo. Perché anche da noi gli elettori gli hanno affidato i loro sogni, garantendo un consenso personale che negli ultimi anni era toccato solo al Matteo da Firenze.
A Cesena hanno vinto invece Rossi e Lattuca, in coppia. Il primo ha raggiunto il suo obiettivo, il ballottaggio, tamponando con la sua lista “Cambiamo” l’emorragia di voti subìta dal centrodestra alle comunali. E l’8% di una lista nata poche settimane fa (e con la zavorra dell’ambigua convivenza tra i ciellini di Alberti e i Liberaldemocratici di Di Placido) è risultato rimarchevole. Ma ha vinto anche Lattuca, che ha “ribaltato” il dato delle europee, lavorando su di una coalizione ampia e rappresentativa della città. È stato bravo, perché gli sguardi impauriti di domenica notte non facevano presagire nulla di buono. E invece il Pd a Cesena ha fatto goal in contropiede, a differenza di quello di Forlì.
Ha perso Antonella Celletti, se è vero come è vero che la sua Lega lascia per strada alle comunali 1/3 dei voti conquistati da Salvini. Forse la sua grinta sempre all’opera, ai cesenati è parsa eccessiva. Ha perso il conducator di Forza Italia Marco Casali, che lascia sul campo un Partito con percentuali da zero virgola. Ma forse lo aveva capito e così si spiegherebbe la sua non candidatura. In un certo qual modo ha perso anche Maria Laura Moretti, segretaria del Pd di Cesena. È vero che incassa la vittoria politica del Pd, e non è poco. Ma pesa la mancata rielezione in Consiglio al termine di una campagna elettorale abbastanza distante dalla giunta.
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